L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla stagione balneare a Mondello, ma non solo.
Un lido su cinque sarà aperto dalla prima settimana di maggio. E da Mondello alla Plaia di Catania, già si attrezzano le spiagge con sedie a sdraio e ombrelloni, mentre i prezzi potrebbero aumentare ancora una volta, «ma solo del 5 per cento», assicurano le associazioni di categoria. In Sicilia il primo maggio comincia la stagione balneare e i circa 3.400 concessionari di lidi e stabilimenti — prima del Covid mezzo miliardo di fatturato e circa 100mila lavoratori con l’indotto — sono ai nastri di partenza di un’estate in cui cadranno le limitazioni. Si conta di recuperare una parte del turismo straniero e del terreno perduto nei due anni di pandemia. La Sicilia del mare però non ha lasciato alle spalle i fantasmi del passato: ancora una volta un quinto dei 425 chilometri di costa sabbiosa saranno fuori gioco, a causa dell’inquinamento o perché in stato di abbandono.
Da Mondello a San Vito Lo Capo. Secondo un sondaggio della Cna Balneari, condotto sui 300 consociati, circa il 20 per cento aprirà nelle prime due settimane di maggio, un altro 40 per cento nella seconda metà del mese e il resto all’inizio di giugno. Eppure da domenica prossima, il primo maggio, le prime 500 postazioni con sdraio e ombrelloni della Società Italo-Belga, saranno schierate sulla sabbia di Mondello e il 90 per cento sono già andate esaurite in gran parte con i rinnovi degli abbonamenti. «Apriremo i lidi Valdesi, Sirenetta e Stabilimento e a questi si aggiungeranno altre 150 postazioni giornaliere. A partire da fine mese si aggiungeranno tutte le altre, i lidi lowcost e le cabine di legno, che quest’anno saranno circa
un centinaio — dice il presidente della Italo-Belga Antonio Gristina — Nemmeno questa volta riusciremo a tornare ai livelli del 2019, ma recupereremo un po’ perché si cominciano a vedere i turisti stranieri».
I prezzi delle postazioni — come si legge sul sito della società — oscilleranno tra 1.500 e 1.800 euro. Un ritocco all’insù rispetto all’anno scorso, quando la forbice era tra 1.300 e 1.700. «I prezzi sono aumentati mediamente meno del 10 per cento e lo stesso potrà avvenire per i giornalieri — dice ancora Gristina — ma i costi delle materie prime come il legno e i metalli sono triplicati». I palermitani potrebbero trova[1]re anche un’altra sorpresa, cioè la spiaggia ristretta. «In alcuni tratti — dice ancora il presidente dell’Italo-Belga — si è accorciata di 20 metri, in altri di 10 o 5. Servirebbero interventi strutturali, ma la riforma sulle concessioni mette tutti gli operatori nell’incertezza e non si possono programmare investimenti per il futuro».
Sono già montati i primi cento lettini anche al lido “Ombelico del Mondo”, a ridosso della piazza di Mondello. Il titolare Alessandro Cilano, presidente regionale di Fiba Confesercenti, conta di mantenere i prezzi calmierati: «Partiremo con 25 euro al giorno per un ombrellone e due sdraio. Se non dovessimo reggere il caro energia, aumenteremo le tariffe gradualmente fino a un massimo di 28 euro». Si punta soprattutto sulla formula aperitivo: «Già da metà aprile le presenze di turisti sono aumentate. Molti fanno il bagno e chiedono sdraio e ombrelloni. I palermitani preferiscono invece le passeggiate al tramonto e quindi stiamo attrezzando il beach bar».
Nella baia di Mondello e a Sferracavallo i gestori degli stabilimenti sono pronti e hanno già concordato con il Comune il piano per la raccolta differenziata. Riaprirà già dal primo maggio anche il solarium del lido Maljk di Cefalù, uno dei più grandi della costa, e raccoglie le prenotazioni anche lo stabilimento di San Vito Lo Capo Al Sabbione. Dalla Plaia ai Giardini Naxos Alla Plaia di Catania sono già pronti i lidi Palme e Arcobaleno e si prepara anche il Lido Azzurro, il più grande 15mila metri quadrati. «Il montaggio è iniziato con un po’ di ritardo — dice Ignazio Ragusa, titolare del lido Polifemo e presidente regionale del sindacato balneare Sib — a metà maggio si vedranno i lettini e gli ombrelloni e tutti saranno pronti per il 10 giugno. Sarà comunque una stagione senza limitazioni, in cui si rivedranno balli, animazione ed eventi sul mare. I prezzi? L’aumento medio a Catania e nella regione è intorno al 5 per cento a causa del costo delle materie prime. Ciò significa che chi vendeva le postazioni giornaliere a 14-15 euro salirà a 16-18 massimo e chi era a 20 potrebbe aumentare il costo di uno o due euro».