L’edizione odierna de La Spezia de “Il Secolo XIX” si sofferma sulla gara che la squadra di Alvini andrà a giocare a Palermo con l’incognita tifosi ospiti.
Il Palermo attende le decisioni del Viminale e le determinazioni dell’Osservatorio Nazionale prima di aprire al pubblico, anche quello esterno, la prevendita per la sfida del 23 ottobre tra rosanero e aquilotti, prevista al Barbera per le 20.30.
Per i tifosi dello Spezia è indubbiamente la trasferta più impegnativa e che non si raggiungerà la capienza massima concessa ai tifosi che arrivano da fuori nello stadio siciliano, che mette a disposizione degli ospiti fino al 1.308 posti nella parte superiore della struttura.
Uno stadio che conta al momento 12.600 abbonati e con la squadra che sta facendo da grande traino.
Si è creato infatti attorno al gruppo di Eugenio Corini un grande e motivato entusiasmo, anche se la squadra per ora ha fatto molto meglio in trasferta che in casa. Quello che però la società siciliana prepara è una serata importante per il 23 ottobre, che vuole dar la spinta decisiva iniziale alla stagione dei rosanero.
«Stiamo costruendo una mentalità vincente – ha detto il tecnico che era stato tra i candidati al dopo Luca Gotti a inizio anno solare anche per la panchina aquilotta – abbiamo fatto qualcosa di pazzesco fino a questo momento. Abbiamo messo fieno in cascina. Mi vengono i brividi a pensare cosa potrà esserci al Barbera per Palermo-Spezia. Palermo diventa difficile per tante squadre con questa connessione squadra-pubblico. Io sarei preoccupato se non fossimo capaci di costruire occasioni da gol, siamo stati meno efficaci sulla finalizzazione ultimamente. Il fatto di aver portato undici giocatori a segnare significa che occupiamo bene gli spazi». Non è prevista fino alla gara con lo Spezia, nessuna amichevole o test di prova. La vetta è a un passo e a oggi è l’avversario peggiore che Alvini potesse incontrare sulla strada della ricostruzione, ma anche un test stimolante che, se superato, può dare quell’autostima che si sta completando e che potrebbe a sua volta fare da molla verso l’alto.