Palermo sotto i riflettori. Spot per Dolce e Gabbana e Vasco Rossi: “Che emozione essere qui”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla giornata di ieri a Palermo tra Vasco Rossi e sport di Dolce e Gabbana.

Alle 18 in punto Vasco Rossi, all’interno di un van dai vetri oscurati, entrava veloce al “Barbera” ormai pronto per il mega concerto di stasera. Qualche ora prima, in piazza San Francesco d’Assisi, il premio Oscar Giuseppe Tornatore girava lo spot per gli stilisti Dolce e Gabbana. Scene da una giornata particolare a Palermo. Il ritorno del Komandante dopo diciotto anni dal suo ultimo concerto al velodromo è stato annunciato da un “Finalmente sono a Palermo!”, scritto sui social da Blasco appena atterrato in città, all’aeroporto Falcone e Borsellino, a bordo del suo aereo privato da 12 posti. Occhiali scuri, cappellino bianco con visiera, giubbotto jeans e sciarpa verde al collo: è il Vasco di sempre. «Allo stadio Barbera – ha scritto il rocker modenese – ci sono stato nel 1985 durante il tour “Cosa succede in città” poi non ho potuto andarci più perché non era disponibile e quest’anno sono felice di riaprirlo al Rock. Evviva!». E adesso finalmente il ritorno. Nel sopralluogo allo stadio di ieri pomeriggio nessun sound check. L’artista ha voluto solo prendere possesso del palco: 76 metri di larghezza per 26 di altezza, proprio sotto la curva sud. Vuole toccare con mano, sentire le vibrazioni, per Vasco passa tutto da qua. Fuori dallo stadio ci sono i fan ad attenderlo, ma Vasco alla fine ha cenato all’interno del Barbera.

La concentrazione è altissima, il tempo per il relax verrà dopo, quando alla fine delle due sere di concerti si fermerà ancora per qualche giorno in città per godere del mare e del panorama di Villa Igiea, lo storico hotel di lusso nel quale Vasco soggiorna insieme al suo staff e dove alcuni fan fuori dai cancelli sono riusciti a rubare alcune foto. Sono giorni speciali questi a Palermo dove l’attesa della rockstar si incrocia con le atmosfere cinematografiche di piazza san Francesco trasformata in set a cielo aperto per le riprese dello spot di Dolce e Gabbana girato da Tornatore. Suona solenne la tromba delle bande, vibra il tamburo, batte al rintocco il legno della troccola, riecheggia la campana. E mentre la vara della Madonna
ondeggia sulle spalle dei fedeli, sfila in silenzio la processione.  Sono un centinaio a seguirla: preti in tunica bianca e mantello nero, uomini in giacca e donne. Sono loro a prendersi la scena, ce ne saranno un centinaio, vestite di nero o con abiti a fiori al ginocchio, rossi o neri, e un foulard in pizzo nero in testa. Hanno i tacchi alti e lo sguardo in adorazione della vara. “Movimento”, grida Tornatore in t-shirt nera, pantaloni bianchi e occhiali da sole. Controlla ogni dettaglio, vuole che tutto sia perfetto.

«Compatti», ordina: i fedeli in processione come un fiume di devoti che avanza insieme a ritmo lento e cadenzato. Sul set non si sono visti
Domenico Dolce e Stefano Gabbana che forse raggiungeranno oggi il regista quando le riprese si sposteranno ai Quattro Canti. Non è la prima volta che Tornatore gira uno spot per i due stilisti: già l’anno scorso, per Tim, aveva raccontato la loro vita in uno spot all’interno di un negozio di moda del centro città. Stavolta, le riprese sono all’aperto e i curiosi provano a sbirciare da dietro le transenne di via Paternostro, mentre i residenti, affacciati ai balconi del primo piano, fanno da comparsa. Saracinesche abbassate negli esercizi commerciali della zona ricompensati per l’occasione con 250 euro.