Palermo, sono già nove le marcature subite dal 46’ al 60’. Soltanto il Lecco ha fatto peggio
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul trend negativo del Palermo che subisce reti nei primi 15′ del secondo tempo.
Un fantasma che non si riesce a mandare via e che continua a tormentare il Palermo a prescindere dall’obiettivo stagionale: il black-out di inizio ripresa contro il Brescia a maggio 2023, con due reti determinanti per escludere i rosa dai play-off, è tornato più e più volte nei mesi successivi e sabato a Cremona lo ha fatto nel modo più doloroso possibile, nel confronto con una diretta concorrente per la promozione e non approfittando della superiorità numerica.
Quelli di Castagnetti (secondo gol a Pigliacelli dopo quello del 26 dicembre) e Coda sono stati ottavo e nono gol subiti in campionato dal Palermo nel primo quarto d’ora della ripresa: solo il Lecco ha fatto peggio con 13, mentre alla pari dei rosa ci sono Cittadella e Catanzaro. Ciò che davvero preoccupa Corini, in continuità con la sciagurata gara con il Brescia di un anno fa, è che per tre volte il Palermo ha subito due reti nei primi 15’ del secondo tempo: prima di Cremona era successo nell’impegno interno con il Pisa, anche in quel caso passando da 2-0 a 2-2 ma facendo comunque bottino pieno nel finale grazie a Segre, e nella trasferta di Como, dove lo 0-1 della frazione iniziale si trasformò presto in 2-1 a causa dell’ennesimo calo di concentrazione.
A bucare i rosa tra 46’ e 60’ pure Catanzaro (momentaneo 0-2, finale 1-2), Parma (1-2, poi 3-3) e Modena (2-2, poi 4-2): il fatto che il 29% dei gol subiti complessivi (31) sia arrivato in questa fase di partita è un chiaro segno che il lavoro da fare per un rientro attento dagli spogliatoi è ancora lungo, con una serie di difetti che Corini dovrà limare il prima possibile per evitare ulteriori scivoloni nel percorso verso la Serie A.