Palermo, solo quattro gol negli ultimi 450′: l’attacco si è inceppato

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’attacco del Palermo inceppato.

Il Palermo non sa più segnare. È chiaro che il periodo negativo che sta attraversando la squadra rosanero aprea tutte quelle che possono essere le sfaccettature negative che un momento così nefasto si trascina. Le motivazioni di una debacle così inaspettata sono tante e lo stesso Corini nel post partita di Palermo-Cittadella ha più volte ribadito come nei prossimi giorni lavorerà assieme allo stafftecnico per provare a capire come intervenire per mettere freno a un’emorragia di risultati ed entusiasmo.

Lo spunto anche per Corini arriva sicuramente dai numeri di questo terribile mese a cavallo tra ottobre e novembre, che ha portato alle casse rosanero 4 punti su potenziali 15. Tra le cose che salta di più all’occhio è la difficoltà della squadra rosanero di fare gol, di creare veri pericoli alla porta avversaria e di essere presente nella metà campo offensiva. Una cosa che il Palermo ha sempre fatto in questo inizio di campionato, eccezion fatta per le ultime uscite, soprattutto dopo la sconfitta interna contro il Lecco. Se le parole non possono raccontare per bene quello che è il motivo di questo periodo negativo dei rosa, sicuramente sono appunto i numeri a farlo. E quelli non mentono mai. Nelle prime 9 partite di campionato, quelle che vanno dalla trasferta di Bari a quella di Modena, il Palermo è stato in grado di andare a segno ben 14 volte, facendo registrare una media di 1,55 gol a partita.

Praticamente il Palermo garantiva di partire almeno 1-0 grazie alle reti di Brunori e compagni, una vera e propria cooperativa del gol. Poi, all’improvviso, il vuoto. Tutto comincia nel match interno contro lo Spezia. Il Palermo, sotto 2-0, è riuscito a segnare due reti nella seconda frazione, di cui uno al 104′ con Stulac, salvando una situazione che si era complicata, nonostante l’apporto di 29 mila tifosi pronti a gioire per una vittoria, poi mancata. In quella partita il Palermo fece 16 tiri, di cui 7 in porta. Non andò meglio contro il Lecco, match che comunque i rosanero iniziarono anche bene provando più volte a superare l’estremo difensore ospite. Ventisei le conclusioni tentate, 9 nello specchio della porta. Risultato? Un solo gol, con Brunori, su rigore a tempo scaduto.