Palermo sogna. Il doppio fronte spinge Baldini. I 30 mila del Barbera con la Triestina hanno colpito i potenziali acquirenti allo stadio
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sui 30mila del Barbera che sembrano aver colpito gli emissari del City Group.
Passato lo spavento, bisognerà capire come il Palermo capitalizzerà il superamento del turno e che insegnamenti riuscirà a trarre. Contro la Virtus Entella, prossima avversaria nei quarti, lo spartito iniziale sarà simile con andata in trasferta e ritorno al Barbera e ancora la possibilità di passare in caso di parità di risultati. Ma, come si è visto, andrà innanzitutto memorizzato che i play off non hanno nulla di scontato e che l’aspetto psicologico è fondamentale. Baldini ha qualche giorno per analizzare la gara con la Triestina ma si può già anticipare che non pensa di cambiare una squadra che del resto veniva da 5 vittorie consecutive ed ancora adesso, grazie alla zampata di Luperini al 95′, non perde da 11 partite e va a segno consecutivamente da 18.
La riflessione a mente fredda indica due o tre cose già emerse nel corso dell’anno: la prima, il Palermo, costruito in maniera iper offensiva, soffre se non ha l’inerzia della gara in mano, ovvero se non riesce a riconquistare subito palla e a restare corto. La seconda, è che per lo stesso motivo, non sa gestire il risultato attraverso il palleggio, e, come ha riconosciuto lo stesso Baldini «deve sempre giocare in un certo modo». Cioè in velocità e pressione, cosa difficile a reggere per interi 90′. La Triestina è stata superiore anche nei contrasti e nelle seconde palle e l’allenatore toscano, cui non è mai mancata la spontaneità, ha ammesso i meriti della rivale: «Ci hanno fatto soffrire e diciamo anche che la sorte è stata dalla nostra parte.
La sorte ma anche il pubblico, perché il destino è stato in qualche modo determinato da quelle 32.000 persone venute allo stadio e che ci hanno aiutato a non perdere. La nota positiva è che il Palermo ha fatto una partita di carattere e sofferenza, doti che nei play off sono essenziali». Un solo cambio a 10′ dal termine in una sfida dispendiosa. Perché? Baldini spiega così: «Non riuscivo a leggere situazioni in cui avrei potuto migliorare la squadra, ma quelli che ho con me mi serviranno nei prossimi turni». A cominciare dall’andata a Chiavari dove mancherà il capitano De Rose, squalificato.