Palermo riabbraccia Sirigu: il ritorno di “Walterino” dove tutto ebbe inizio. La scheda di presentazione
“Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano” cantava Antonello Venditti, una strofa che spesso risuona anche nel calcio. Il Palermo riabbraccia Salvatore Sirigu, il portiere di Nuoro che ha mosso i primi passi nel calcio che conta proprio con indosso i colori rosanero, torna dopo 13 anni dall’ultima volta che ha difeso i pali del Renzo Barbera. Era il 27 settembre del 2009 quando un giovane portiere lanciato in campo da Walter Zenga fece il suo esordio in un Lazio-Palermo finito 1-1. Come dimenticare la doppia parata su Rocchi del giovane “Walterino” (soprannominato così proprio in onore di Zenga, ndr) che fece innamorare i tifosi rosanero.
Il ds del Palermo Morgan De Sanctis, con il quale ha militato insieme in azzurro nel 2012, ha scelto proprio Sirigu per sostituire l’infortunato Alfred Gomis, che resterà fuori dai giochi almeno fino al prossimo anno. Il Palermo punta sull’usato sicuro; su una vecchia conoscienza affidabile, ma soprattutto apprezzata dai supporters rosanero, che può far da chioccia al giovane ma promettente Desplanches Sirigu torna in rosanero dopo 13 anni e lo fa da svincolato firmando un contratto fino al 2025.
Salvatore Sirigu e gli Anni d’Oro con il Palermo
Il rapporto tra Salvatore Sirigu e il Palermo ha inizio nell’estate del 2005, quando i siciliani lo acquistarono dal Venezia. La sua avventura con i rosanero iniziò alternandosi tra la squadra Primavera e la prima squadra, trovando inizialmente poco spazio con solo una presenza nei grandi. Tuttavia, due stagioni in prestito, prima alla Cremonese e poi all’Ancona, furono sufficienti per Sirigu per guadagnarsi un posto da titolare indiscusso tra i pali del Palermo.
Fu Walter Zenga, nella stagione 2009/2010, a lanciare Sirigu nella massima serie, segnando l’inizio di un’era memorabile per il portiere sotto il sole della Sicilia. In quegli anni, il Palermo viveva un periodo d’oro, con giocatori del calibro di Fabrizio Miccoli, Edinson Cavani e Javier Pastore che illuminavano il campo, e difensori come Federico Balzaretti e Simon Kjaer a formare una retroguardia solida. Andrea Migliaccio e Antonio Nocerino dominavano il centrocampo, contribuendo a rendere il Palermo una squadra temibile in Serie A.
Il culmine di questa epoca dorata arrivò quando il Palermo sfiorò per poco la qualificazione alla Champions League, mancando il quarto posto per soli due punti. Ma fu l’anno successivo a riservare ancora più emozioni, con Delio Rossi in panchina. Nonostante un ottavo posto in campionato, Sirigu e i suoi compagni raggiunsero la finale di Coppa Italia. Allo Stadio Olimpico di Roma, il Palermo andò vicino a scrivere una pagina storica, perdendo però contro l’Inter con il punteggio di 3-1.
La Carriera di “Walterino” dal Psg all’Europeo
Dopo quell’intensa avventura, il Palermo ha attraversato anni difficili, culminati nel fallimento e una ripartenza dalla Serie D. Al contrario, la carriera di Sirigu ha preso un volo internazionale con il trasferimento al Paris Saint-Germain, dove ha continuato a costruire la sua reputazione come uno dei portieri più affidabili del calcio europeo. Il suo successo a Palermo, infatti, ha aperto le porte a una nuova avventura con il Paris Saint-Germain. Durante il suo soggiorno a Parigi, Sirigu ha alzato al cielo ben 13 trofei, inclusi 4 titoli di Ligue 1, consolidando la sua reputazione internazionale. Dopo il PSG, ha trascorso periodi in prestito con il Siviglia e l’Osasuna, prima di fare ritorno in Italia con il Torino. La sua carriera ha continuato a evolversi con trasferimenti al Genoa, Napoli—dove ha vinto uno scudetto—poi al Nizza e alla Fiorentina, per finire infine al Fatih Karagümrük in Turchia, squadra che ha lasciato il 30 giugno scorso. Nella sua parentesi a Firenze, Sirigu ha subito un grave infortunio. Nel dettaglio in un’azione di gioco, ha riportato la lesione del tendine d’Achille della gamba sinistra, sottoponendosi ad un intervento chirurgico perfettamente riuscito.
Anche a livello internazionale, Sirigu ha lasciato il segno. In occasione del mondiale in Brasile 2014 il portiere sardo ha preso il posto da titolare a causa di un infortunio di Gigi Buffon, esordendo contro l’Inghilterra. Salvatore ha avuto un ruolo fondamentale anche nella vittoria dell’Europeo con l’Italia di Roberto Mancini, dove seppur da secondo dietro Donnarumma, è stato protagonista come uomo spogliatoio. A detta dei suoi compagi, infatti, il portiere sardo ha contribuito a spronare l’intera squadra quotidianamente con messaggi motivazionali nell’intento di tenere alto il morale del gruppo.
Ed è proprio con la Nazionale azzurra che Sirigu è già tornato al Barbera in diverse occasioni e l’affetto del pubblico palermitano non gli è mai mancato. Quel pubblico palermitano che adesso tornerà ad abbracciarlo ancora una volta con indosso i colori rosa e nero.
Palermo, UFFICIALE: Sirigu è rosanero