Palermo, silenzio “assordante” della società. I tifosi protestano

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul silenzio della società e i tifosi che protestano.

Con sole otto partite da giocare appare troppo lontana la promozione diretta, ma anche per terzo e quarto posto servirebbe un autentico miracolo: il Palermo fragile e quasi arrendevole visto contro il Venezia (ma anche in precedenza con Ternana e Brescia) non sembra avere gli strumenti tecnici, atletici ed emotivi per compierlo, nonostante un pubblico che anche venerdì ha risposto in massa per provare a trascinare la squadra a una nuova impresa.

I fischi che hanno accompagnato l’uscita dal campo, pur avendo Corini come esplicito destinatario, erano implicitamente rivolti anche a giocatori e società: ai primi viene rimproverato il crollo in classifica, arrivato anche per errori dei singoli e incassato quasi senza reagire nonostante l’illusione della vittoria di Lecco, alla seconda un silenzio sempre più assordante di fronte alla mancanza di risultati e a un gioco che, in 69 partite con il tecnico di Bagnolo Mella, non è mai apparso brillante e accompagnato da una costanza di rendimento.

Al netto dei malumori della piazza la strada è dunque tracciata e mette in scena un film visto e rivisto: nelle due settimane di sosta non ci sarà alcun ribaltone, ma solo un ulteriore tentativo di calmare le acque e ritrovare la compattezza necessaria per fare risultato pieno già il 1° aprile a Pisa. È questa l’unica certezza in mezzo a tante incognite: il progetto tecnico avviato ad agosto 2022 con Corini andrà fino in fondo, poi a campionato finito si tireranno le somme e si deciderà con quale allenatore e quali giocatori ripartire. All’organico attuale toccherà la missione più difficile: rimettere insieme i cocci e gettare il cuore oltre l’ostacolo per non perdere ulteriore terreno in zona play-off e soprattutto non incrinare ulteriormente il rapporto con il popolo rosanero, che dal secondo tempo con la Cremonese sta vivendo un incubo che mai avrebbe immaginato fino a pochi minuti prima.