Palermo, si riparte con un solo obiettivo: bisogna fare andare d’accordo i proclami con i fatti

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” con un articolo a firma Luigi Butera analizza l’avvio di stagione del Palermo che parte oggi dal Bari.

Finalmente ci siamo, è francamente non se ne poteva più di aspettare. Perché l’altro campionato è finito presto e questa lunga estate di caldo sahariano, caro prezzi e incendi è sembrata ancora più infinita in attesa delle partite che dovrebbero riportare il Palermo in paradiso. Si ricomincia a Bari, dopo un mercato tutto bollicine (ma ne manca ancora qualcuna per farlo diventare d’annata) e una serie di proclami che agli scaramantici – e il calcio ne è pieno… – probabilmente hanno fatto venire l’orticaria. Il City Football Group vuole la Serie A e l’ha fatto sapere urbi et orbi.

Il primo a sbilanciarsi è stato l’ad Gardini quando la ferita dei play-off mancati ancora sanguinava, l’ultimo il consigliere Galassi. A loro si è accodato anche Corini, che di questa squadra è ancora il gran visir, nonostante una parte della tifoseria pretendesse la sua testa dopo il flop con il Brescia. Si riparte con un solo obiettivo e con tanta pressione addosso, perché a destra e manca si spergiura che il Palermo parte in prima fila in questo nuovo campionato di B. E il motivo di così tanta fiducia risiede proprio in quel mercato di cui si diceva sopra. Il Palermo s’è mosso in fretta prendendo giocatori che hanno già vinto la B (Lucioni, Insigne, Ceccaroni, Mancuso) e giovani (Vasic, Desplanches) dal futuro luminoso.

Investimenti importanti, a cui presto dovrebbero aggiungersene altri per dare le ultime pennellate a una tela che dovrebbe somigliare alla… Gioconda. La Serie A, infatti, passa da un capolavoro. E non solo tecnico. I piedi contano, ma l’unità e il carattere hanno uguale valenza. Il Palermo di un anno fa era come Sisifo, questo che debutta a Bari dovrà fare di tutto per portare al termine la sua fatica. Che poi è l’unico modo per fare andare d’accordo i proclami con i fatti.

L’augurio è che sia così e che Brunori e soci possano regalare un sogno ai palermitani, che vivono questa stagione come un sabato del villaggio. Dieci anni di attesa sono tanti, soprattutto se in mezzo ci sono disastri e terremoti sportivi, Dopo il fallimento. il Palermo per fortuna è ripartito, ha ritrovato miracolosamente la 8 e adesso ha una proprietà solida che s’è messa in testa di riportarlo in una categoria in cui è stato protagonista a lungo con Zamparini. Del resto il CFG l’aveva promesso quando s’era insediato in viale del Fante con i rosa appena promossi in B. Si parte a Bari contro una squadra che a giugno scorso s’è suicidata ai play-off all’ultimo secondo, poi comincerà un cammino lunghissimo, disseminato di trappole, che dovrà portare a bussare alle porte del paradiso, come canta qualcuno. Buon viaggio Palermo.