L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara tra Palermo e Paganese con i rosanero in cerca della volata.
La volata è lanciata. La partita fra Palermo e Paganese che si gioca oggi alle 14,30 al “Barbera”, quintultima del girone d’andata, deve essere inserita in un contesto più ampio in cui si ragiona se non già per la vittoria del campionato, quantomeno per arrivare al primo posto al giro di boa e programmare eventuali ritocchi sul mercato per puntare, poi sì, alla vittoria del torneo.
Il fatto che in appena un mese la squadra allenata da Giacomo Filippi sia riuscita a recuperare dieci punti di svantaggio alla capolista Bari, che adesso dista quattro lunghezze, aiuta a capire come da oggi al giorno della partitissima contro i pugliesi, che chiuderà il girone d’andata il 19 dicembre, i giochi siano del tutto riaperti. A patto di proseguire con il ritmo che il Palermo ha preso dopo la batosta subita sul campo della Turris.
«Alcune volte le sconfitte sono salutari – dice Filippi – anche se non vorrei mai perdere nemmeno a carte con le mie figlie, ma quando arrivano è su quelle che devi costruire qualcosa di buono. La nostra crescita è stata graduale partita dopo partita. La cosa che mi ha colpito del gruppo è stata la vittoria con il Francavilla tre giorni dopo la sconfitta contro la Turris. Quella è stata una prestazione e una vittoria sottovalutata e questo ci ha fatto scattare qualcosa dentro, sia a me che ai ragazzi. Ci siamo resi conto che possiamo fare molto di più di quello che avevamo fatto prima e che possiamo reagire a qualunque difficoltà. L’insieme di cose che sono accadute dopo ci hanno fatto prendere consapevolezza».