L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Barbera che in vista della semifinale contro la Feralpisalò potrebbe ospitare ancora più tifosi. Il Palermo, infatti, vorrebbe riempire il settore ospiti anche di tifosi rosanero.
Sessantacinquemila persone per le prime due partite e sarebbero potute essere anche di più se il “Barbera” fosse stato più capiente. Se il Palermo può cullare ancora il sogno Serie B, è grazie alla sua gente che l’ha spinto oltre il baratro. Una prima dimostrazione di cosa può fare il “Barbera” si era avuta contro la Triestina, quando i rosanero erano andati sotto e avevano pareggiato solo in extremis.
La seconda è arrivata sabato sera contro l’Entella: alla mezz’ora della ripresa sembrava tutto finito dopo i due “ganci” assestati dai liguri, invece i tifosi hanno continuato a crederci e hanno trascinato i rosanero alla rimonta. «Se la gente viene e ti incita, invece di fischiare come avrebbe potuto fare sul 2-0, poi finisce come è andata a finire – ha fatto notare Silvio Baldini, nel dopo match -. Se ci avessero fischiato, saremmo morti. Il pubblico è fondamentale, ti dà la magia. Poi, dico, succede al Real Madrid e perché non deve succedere al Palermo? Non è la stessa cosa? La nostra gente ci deve sostenere anche nella prossima gara per aiutarci ad andare in finale».
Sicuro che sarà così, contro la Feralpisalò ci sarà un altro “sold-out” e stavolta magari si potrà anche andare oltre le 33 mila presenze, perché il Palermo proverà a sbloccare anche i 2.200 del settore ospiti, magari dirottando i (pochi) tifosi dei lombardi in un’altra zona dello stadio. Ed è anche sicuro che la gente continuerà a trascinare il Palermo verso un sogno che non è più proibito.
A fare la differenza potrebbe essere proprio l’effetto “Barbera”, visto che la squadra di Baldini giocherà il ritorno della semifinale – e anche dell’eventuale finale – in casa. Non ci sarà più il vantaggio del doppio risultato a favore per il miglior posizionamento in classifica, ma è chiaro che contare su uno stadio così caldo è sicuramente un fattore determinante, come sperimentato da Triestina ed Entella.
«Mi sembrava impossibile non farcela davanti a un pubblico come il nostro – ha aggiunto Baldini – sarebbe stata una punizione troppo severa. Pur sapendo che l’Entella ha certi valori, noi ce la siamo giocata a viso aperto e questo ci ha permesso di rimontare due gol». Merito ai tifosi quindi, ma anche Baldini ci ha messo del suo, perché sabato sera sono stati fondamentali i cambi. A regalare il pass al Palermo, infatti, sono stati Soleri e Fella, che erano usciti dalla panchina. «Il destino ci ha messo alla prova, io ho fatto le cose logiche sostituendo chi ha dato tutto – la chiosa di Baldini -. I subentrati sono stati bravissimi, quando si lavora con grande applicazione ci sono anche queste prestazioni»