Palermo senza punti di riferimento, a fine mese il primo ostacolo

Archiviata la retrocessione, la Palermo calcistica è in attesa di conoscere il proprio futuro sotto ogni aspetto. Ad oggi il club di viale del Fante è senza punti di riferimento. Manca il direttore sportivo e non si sa neanche chi sarà l’allenatore (Bortoluzzi si è candidato per la serie B, ma il suo contratto scade il 30 giugno). Di conseguenza, mentre tutte le squadre iniziano a progettare la stagione che verrà, il Palermo è in ritardo su tutto. Bloccato in un limbo dal quale chissà quando uscirà.

Tutto, neanche a dirlo, ruota intorno al famoso closing. Una trattativa che sembra infinita. Tempi lunghi e del tutto comprensibili data l’importanza dell’affare, che però a causa dei continui slittamenti iniziano a mettere in allarme la piazza palermitana. Specialmente se si considera che la prima scadenza da rispettare è quella del 30 giugno, giorno entro il quale si dovrà iscrivere la squadra al campionato 2017/18 di serie B.

Al di là di chi sarà il proprietario del Palermo a fine mese, c’è una stagione da progettare con grande cura dei dettagli e cognizione di causa, in vista di una pronta risalita nella massima serie. Per questo motivo urgono un direttore sportivo ed un allenatore, figure fondamentali dalle quali iniziare a costruire il famoso “piano B”. Ed è qui che torna in gioco il famoso closing, perché fin quando non si saprà chi sarà il proprietario del club di viale del Fante, a Baccaglini e Zamparini non resta altro che guardarsi intorno, fare sondaggi ed organizzare qualche incontro conoscitivo. Nulla di più.

A tal proposito si veda il pranzo a Padova tra Baccaglini e Carli, ex dirigente dell’Empoli, con quest’ultimo che ha subito messo in chiaro una cosa: andrà in un club dove ci sarà un progetto serio. Lo stesso progetto serio che in questi ultimi anni a Palermo non c’è stato e la retrocessione ne è testimonianza. Lo stesso progetto serio che ha nominato Diamanti al termine dell’ultima giornata di serie A. Unica condizione alla quale Alino, e non solo, resterebbe nel capoluogo siciliano per riportare il Palermo in serie A.