Palermo, Segre si racconta: «Il calcio la mia passione da sempre, a 5 anni mi addormentavo con un pallone tra le mani»
L’edizione odierna de “La Repubblica” ha realizzato un’intervista a Jacopo Segre il quale si è espresso su vari temi.
Ecco un estratto con le parole del centrocampista rosanero:
«Torino mi ha aperto le porte del calcio professionistico e mi ha reso uomo. Sono un ragazzo che vive la vita con grande spontaneità. Ho una famiglia e una fidanzata che mi sostengono sempre e faccio il lavoro più bello del mondo, che per me è una passione. Quando, a 5 anni, mi addormentavo con un pallone, mio padre mi diceva che avrei avuto un futuro da calciatore. Ma fuori dal campo studio all’università. Ho fatto ragioneria e mi sarei voluto iscrivere a Economia, ma non avrei avuto il tempo per questo percorso e ho scelto Scienze Motorie, una facoltà vicina a quello che faccio. Sono al terzo anno e mi mancano 5 esami per la laurea. Ma ho un altro sogno. La mia famiglia è di Torino, ma per il lavoro di mio padre ci siamo trasferiti a Milano quando ero piccolo. Lui è nato a Buenos Aires, e mi piacerebbe prendere il passaporto argentino e visitare il Paese dove non sono mai stato».