L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sull’universo City Group analizzando quella che sarà la nuova proprietà del Palermo.
Lo sbarco del City Football Group di Abu Dhabi nel calcio italiano colma una lacuna rispetto ad altri Paesi europei: l’assenza di proprietà arabe. Nonostante la presenza di investitori stranieri da ogni parte del mondo, dal Nord America all’Estremo Oriente, continuavano a mancare gli sceicchi del Golfo che hanno portato in alto soprattutto Paris Saint Germain e Manchester City, anche in entrambe le piazze manca ancora il coronamento di anni di spese folli con il trionfo in Champions League (per ora una finale persa a testa). Ci hanno pensato proprio gli esponenti della famiglia Al Nahyan, che controlla i Campioni d’Inghilterra, a porre fina a questa lontananza dal nostro Paese. Ed è successo proprio al termine di una stagione nella quale erano fallite altre due trattative con potenziali acquirenti arabi, entrambe a Milano.
A settembre dell’anno scorso c’erano stati sondaggi tra il fondo sovrano saudita Pif e Suning per l’Inter. Ma alla fine la negoziazione non è andata in porto a causa di divergenze sul prezzo. Così Pif ha deciso di acquistare il Newcastle in Premier League, sul quale aveva già diretto le sue attenzioni in precedenza. In primavera sembrava fatta per l’acquisto del Milan da parte di Investcorp, società finanziaria con sede in Bahrein con una quota del 20% del fondo Mubadala di Abu Dhabi legato alla stessa famiglia Al Nahyan che ha comprato il Palermo.
Investcorp sembrava lanciatissima grazie alla super offerta da 1,18 miliardi di euro, una cifra enorme per un club italiano. Ed erano già usciti allo scoperto i vertici, con i tweet piuttosto irrituali del presidente esecutivo Mohammed Alardhi e addirittura dell’ambasciata del Bahrein a Londra. Ma poi tutto è evaporato in pochi giorni perché Elliott ha preferito la linea della continuità quasi totale con i connazionali di RedBird. Pareva l’ennesimo segnale di distanza tra proprietà arabe e calcio italiano. Ma è partito il contropiede del City Football Group che ha puntato con decisione su Palermo piantando la prima bandierina nel pallone tricolore.