L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul provvidenziale intervento di Marconi sulla linea a Padova.
Sul web spopola da settimane il santino di «San Massolo», paratore di rigori e salvatore dei pali rosanero. Quando l’aura di santità svanisce, però, può contare sugli angeli della linea. Nelle serate meno brillanti, il portiere del Palermo ha avuto un aiuto provvidenziale da parte dei propri difensori, giunti in soccorso fin dentro la porta, se necessario. Marconi ha dovuto spingersi ben al di là, per scongiurare il pareggio di Chiricò a Padova, rinverdendo una tradizione di interventi in extremis che già in altre partite dei play-off avevano visto protagonista la retroguardia della squadra di Baldini.
Inevitabile, quando si gioca con la difesa alta e si chiede al portiere di stazionare al di fuori dell’area piccola, se necessario. Non è stato il caso della sfida di domenica sera (lì Massolo ha beccato un’uscita non proprio a regola d’arte…), ma i due precedenti sì. Determinanti, forse anche più rispetto a quello di Padova, sono stati due salvataggi di Buttaro nelle sfide con Triestina e Virtus Entella. Il primo, al «Barbera», in un match di ritorno che i giuliani hanno giocato alla morte, cercando in tutti i modi di ribaltare il 2-1 dell’andata.
Solo che prima hanno dovuto fare i conti con Massolo, per l’appunto, glaciale nel parare un rigore a Procaccio. In avvio di ripresa, invece, il giovane difensore classe 2002 è stato fondamentale sul tentativo di De Luca a porta praticamente sguarnita, dato che il portiere si era fatto scavalcare dal cross di St. Clair. Altrettanto cruciale, a Chiavari, una spazzata sempre da parte di Buttaro, in una situazione parecchio simile a quella vista pochi giorni prima al «Barbera»: altro cross dalla destra, altro pallone che attraversa l’area e altra spaccata risolutiva del numero 25 rosanero, ad evitare il possibile tap-in di Magrassi o Barlocco a pochi passi dalla porta.