Intervistato da “SalernoSport24” il doppio ex di Palermo e Salernitana Ciro Ferrara ha parlato in merito alla gara di domenica.
Ecco le sue parole:
Dal punto di vista di un allenatore, quanto è cruciale la figura del mister in squadre che hanno obiettivi importanti come la Salernitana e il Palermo? «Per raggiungere gli obiettivi il fattore più importante è il gruppo e in questo c’entra l’allenatore in buona parte, perché è la figura fondamentale per rendere coeso un gruppo. Poi ci sono tanti altri fattori, come quello ambientale, legato al tifo, le condizioni atletiche della squadra… tutti insieme ti portano a ottenere dei risultati positivi. Io penso che sia il Palermo che la Salernitana hanno tutte le carte in regola per lottare per i vertici della classifica. Adesso la classifica è in piena evoluzione, siamo appena all’inizio, quindi c’è ancora tanto da dire. Poi il campionato di B è forse il più difficile da affrontare, dove alla fine i veri valori vengono fuori».
Lei che conosce bene entrambi gli ambienti, che atmosfera si aspetta per il match di domenica? «Beh, è una partita che sarà molto combattuta in campo e fuori. Sono due tifoserie calde, che seguono con orgoglio e passione la propria squadra. Ho avuto la fortuna di avere sia una che l’altra, e so che possono dare una marcia in più alla squadra. Sarà bello vedere anche sugli spalti questo confronto. Io spero soprattutto che venga fuori una bella partita. Poi magari il campo ci dirà chi più dell’altra, in questo momento, merita di più di stare nella parte alta della classifica e può mettere da parte qualche punto importante per il continuo del campionato».
Sembra che il Palermo abbia avuto un inizio di stagione “complicato”, ma che ora abbia trovato continuità. Dove pensa possa arrivare la squadra siciliana? «Il Palermo è una squadra costruita per la categoria. È appena passata la settima giornata, siamo all’inizio, parlare di un inizio storto… è dopo una quindicina di partite che si iniziano a delineare le posizioni e la classifica è un po’ più veritiera. Io leggo anche di allenatori messi in discussione e quant’altro. I gruppi, soprattutto se sono rifondati come la Salernitana, hanno bisogno di tempo per assestarsi. Martusciello non è l’ultimo arrivato, è uno che ha lavorato a certi livelli e sa il fatto suo. Dall’altra parte per Dionisi è la stessa cosa. Pure essendo giovane, ha fatto tanta esperienza sul campo. Sono due allenatori che hanno tanto da dare a questi gruppi. Vedremo che a fine stagione si troveranno ai vertici della classifica».
Quali sono le principali squadre favorite? Chi può essere la sorpresa di questa Serie B? «Io mi auguro che la sorpresa possa essere la Juve Stabia, che è una squadra campana come la Salernitana. È una squadra simpatica, con giovani che hanno voglia di emergere. Io penso che anche il Frosinone verrà fuori. Con il tempo è una squadra che troverà l’attestamento giusto per affrontare questo campionato. Il Pisa in questo momento potrebbe essere la favorita e proprio la Juve Stabia ha fermato una squadra che era pronta a partire. Poi c’è anche il Brescia… come sempre la Serie B sarà combattuta fino alla fine del campionato».