Palermo, Sagramola: «Dopo l’emergenza abbiamo scoperto la bozza di convenzione che prevedeva l’aumento del canone. L’auspicio…»
«Stadio? Il Palermo si è aggiudicato la gara per rappresentare la città nel campionato di Serie D, il sindaco Orlando il giorno dopo dell’aggiudicazione ha rilasciato un nulla osta per l’utilizzazione dell’impianto nella stagione 2019/20, nulla osta indispensabile per potersi iscrivere al campionato e da presentare alla Lega Dilettanti. Il nulla osta non aveva ovviamente contenuti economici ma solamente la disponibilità dell’impianto, peraltro parziale perché alcuni ambienti dello stadio ed uffici sono occupati dalle cose della vecchia U.S. CITTA’ DI PALERMO e quindi sono seguite e gestite dalla curatela fallimentare. Iniziata la stagione, abbiamo cominciato ad interloquire con gli uffici del Comune per definire i contenuti della concessione. Si sono susseguiti vari incontri nel corso dei quali abbiamo sempre fatto presente che, relativamente alla convenzione, avremmo avuto il piacere che si tenesse conto della categoria che disputavamo o comunque di un rapporto tra quello che pagava il vecchio Palermo in Serie A, quindi il canone, ed il fatturato che avremmo realizzato noi nel campionato di Serie D, quindi che ci fosse una gradualità. Poi tutte le cose si sono chiaramente fermate per l’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese e alla ripresa abbiamo scoperto che nel frattempo gli uffici avevano lavorato e sembrava avessero presentato o stessero presentando al Consiglio Comunale una bozza di convenzione che prevedeva addirittura un aumento del canone rispetto a quello pagato dalla vecchia U.S. CITTA’ DI PALERMO. A questo punto, riteniamo il tutto, non improponibile, perché tutto si può proporre, ma certamente non accettabile. Un’ipotesi che vedrebbe il 10% del fatturato della stagione destinato al canone di locazione dello stadio, e soprattutto, non avendo disponibilità ancora oggi per la stagione prossima abbiamo cominciato a guardarci attorno per vedere di poter corredare la domanda d’iscrizione al campionato di Lega Pro con la disponibilità di un impianto sportivo. L’auspicio nostro e quello condiviso con tutti i tifosi è che questa questione si chiarisca al più presto e ci consenta di poter immaginare la stagione 2020/21 giocata a casa, nostra e dei tifosi perché in realtà si sta discutendo non tanto del Palermo Calcio, ma della casa dei tifosi del Palermo che sono cittadini prettamente del Comune». Queste le parole dell’amministratore delegato del Palermo Rinaldo Sagramola, rilasciate ai microfoni di “Blog Sicilia”.