Palermo. Rivoluzione sulle fasce, è la rivincita delle ex seconde linee
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla rivoluzione sulle fasce del Palermo con le ex seconde linee a prendersi la rivincita.
Almici se n’è andato, Valente si è spostato in avanti e sulle fasce, il Palermo, trova gente in cerca di riscatto. Esuberi, riserve, giocatori al rientro da problemi fisici e novità tattiche: gli esterni, per lo più terzini, partono tutti da zero. Come quando in Formula 1 entra in pista la safety car, le gerarchie per chi prenderà possesso delle corsie laterali si sono di fatto annullate. Una corsa alla maglia da titolare che si è sorprendentemente riaperta, quando tutto sembrava ormai deciso e il campo aveva dato i propri verdetti. Già a Catanzaro, lunedì scorso, i due posti da terzino sono stati occupati da gente che fino a non molto tempo fa non rientrava tra le prime scelte nel ruolo. Doda, nelle ultime gare del girone d’andata, era addirittura finito fuori dalla lista dei convocati, con la prospettiva di una cessione a gennaio per incomprensioni col tecnico Filippi.
Il cambio di allenatore lo ha fatto riemergere dall’oblio in cui era finito per motivi disciplinari, poi il Covid-19 gli ha spianato la strada nell’undici titolare, essendo stato uno dei pochissimi a non risultare mai positivo mentre nel gruppo squadra si stava sviluppando un cluster di 25 elementi (di cui 20 calciatori). Sulla corsia mancina, invece, Baldini ha scelto Giron: nei precedenti due mesi, il francese era stato impiegato solamente per 90 minuti, nel naufragio di Latina. Il buon avvio di stagione, per l’ex Bisceglie, non ha avuto seguito, al punto da retare in panchina per sei partite di fila sul finire del girone d’andata. Più di Giron, in quel periodo, ha giocato persino Crivello, che del Palermo era un «esubero» fino a fine ottobre. Poi è stato reintegrato da Filippi e pian piano è diventato la prima alternativa sulla fascia sinistra. Sempre una riserva, però. Oggi, invece, lotta per un posto da titolare da terzino nella linea a quattro, giocandosela proprio con l’esterno transalpino. Due seconde linee chiamate a combattere in prima linea, esattamente come accadrà sulla destra. Perché se non toccherà ancora a Doda, sarà Accardi a giocare al suo posto. E il palermitano, quest’anno, di spazio ne ha avuto poco. Non per scelte tecniche, ma per colpa di un infortunio al polpaccio che lo ha tenuto ai box per tre mesi.