L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e in particolar modo su Brunori che avrebbe perso “l’istinto killer”.
Quante cose cambiano, in due settimane. Da rigorista infallibile, per esempio, Brunori è diventato il primo giocatore della B a sbagliare due volte dagli undici metri. Ma non è solo questo ad aver inciso sulla prestazione della punta rosa-nero, a dir poco sottotono nella sfida col Venezia, che ha visto il Palermo ancora una volta uscire sconfitto. Di palloni gliene arriva-no pochi. almeno se si considerano quelli realmente pericolosi. Se poi con queste poche chance non riesce nemmeno a segnare, allora di-venta un problema. Perché per l’ennesima volta, a riprova di quanto questa squadra sia Brunori-dipendente, se non ci mette lo zampino lui, allora non si concretizza.
Il dato più lampante è quello dei rigori. Non è e non sarà mai da questi particolari che si giudica un calciatore, tanto più se si parla del decimo miglior marcatore di sempre nella storia del Palermo, nonché capocannoniere dei rosa in questa stagione. Però dagli undici metri sembrava essere diventato una sentenza, lui che non aveva iniziato benissimo la sua avventura palermitana proprio con un errore dal dischetto (in Serie C, col Catanzaro). Da lì in poi, ha rasentato la perfezione quattro rigori trasformati nell’anno da record in Lega Pro, più altri due nei playoff incluso quello che ha chiuso le porte della terza serie con la vittoria in finale sul Padova, poi in questa stagione si è confermato in Coppa Italia con la Reggiana per la sua personalissima tripletta e in campionato, in Serie B. contro Perugia e Modena. Nove rigori consecutivi andati tutti a segno, prima di fermarsi davanti a Marson in quel di Cosenza. Un incidente di percorso? Si sperava fosse cosi, ma due setti-mane dopo si è rivisto lo stesso film, con Joronen che ha indovinato l’angolo (lo stesso di Cosenza…) e Brunori che ha pure fallito la chance sulla ribattuta, a porta praticamente vuota.