Palermo. Riaprono i cancelli del «Barbera», ma la capienza è al 50%

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul ritorno al Barbera dei tifosi rosanero per la prima sfida casalinga dell’anno del Palermo con la capienza del 50%.

Più di un mese dopo, riecco il «Barbera». A 42 giorni dal record di pubblico stagionale, registrato per Palermo-Bari, l’impianto di viale del Fante riaprirà solo al 50% della capienza. Le ultime normative hanno previsto una nuova stretta sul numero di spettatori, per quanto la Serie C non abbia adottato le limitazioni degli altri due tornei professionistici, che hanno visto ridurre gli ingressi fino ad un massimo di cinquemila presenti per le partite degli ultimi due week-end.

La Lega Pro, invece, non ha ritenuto opportuno imporre tale soglia, considerando anche la media spettatori dei tre gironi e la capienza effettiva di gran parte degli impianti in uso. Palermo è un’eccezione, nonostante abbia  superato la quota dei diecimila presenti in una sola occasione. Proprio nell’ultima gara casalinga, il big match di fine girone d’andata col Bari, a cui hanno assistito 10.249 spettatori.

Un primato, per la «casa» rosanero, in questa stagione. Fino a poche ore dal calcio d’inizio della sfida con i pugliesi, la soglia dei diecimila sembrava destinata a non essere raggiunta, ma in extremis non solo si è aggiornato il record per il campionato in corso, ma si è arrivati ad un numero di spettatori che ai tempi della Serie D era garantito dai soli abbonati. Altri tempi, non essendoci una pandemia in corso e con una tifoseria trascinata dall’entusiasmo della «rinascita», dopo il fallimento dell’Us Città di Palermo. Nella stagione attuale, invece, per rivedere un numero di spettatori a cinque cifre si è dovuto attendere la riapertura dello stadio al 75% e uno scontro al vertice con la capolista del torneo.

Per il match di domani col Monterosi, il «Barbera» tornerà aperto solamente al 50%, come già avvenuto nella fase iniziale della stagione. Giusto per poche partite, in realtà, se si considera il periodo in zona gialla che – all’epoca – prevedeva l’ingresso di soli 2.500 persone. Tutti gli abbonati, in pratica, più una quota minima di spettatori ospiti o, in caso di biglietti invenduti nella tifoseria avversaria, quelli rimanenti messi in vendita per i sostenitori palermitani.

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