L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul ritiro pre-campionato del Palermo descrivendo le cose che vanno e non vanno.
COSA NON VA
Non tutti i reparti sono coperti – Contro la Virtus Verona il Palermo è sceso in campo senza terzini di ruolo, adattando Graves (a destra) e Ceccaroni (a sinistra) e costringendoli agli straordinari per90 minuti: uno scenario creatosi per gli infortuni contemporanei di Aurelio. Buttaro e Mateju, aggiunti sia quelli di Stulac e Di Mariano e all’indisponibilità di Desplanches. Se a destra il problema di organico ridotto non sembra porsi a sinistra un altro terzino dovrà necessariamente arrivare nelle prossime settimane; con lui si andrà a caccia di una mezzala e, a meno di ribaltoni, di un esterno offensivo.
I tridente titolare non gira – Un gol a testa per Brunori e Insigne contro il Bassa Anaunia, a secco e con pochi tiri verso la porta avversaria contro Virtus Verona e Bologna: è chiaro che le amichevoli estive sono poco indicative sulla reale pericolosità offensiva dei due, che grandi cose hanno fatto vedere l’anno scorso a Palermo e Frosinone, ma negli ultimi due impegni precampionato (Legnago Salus e Trento) si aspetta da parte loro un piccolo step. Il terza elemento potenzialmente titolare dell’attacco, Di Mariano, ancora non si è visto causa infortunio: al suo posto si sono alternati (con buoni risultati) Valente e Mancuso.
Gol presi, un film già visto – Uno degli aspetti negativi con cui il Palermo ha chiuso il 2022/23 era la continuità nel prendere gol a difesa bucata, con gli avversari che sfruttavano la maggiore rapidità per filtrare alle spalle del terzetto arretrato: i gol di Menato (Virtus) e Barrow (Bologna) sono una fotocopia di quanto visto pochi mesi fa, segno che in questa direzione c’è ancora del lavoro da fare anche se sono arrivati innesti importanti come Lucioni e Ceccaroni.