Palermo-Renzo Barbera. Pec al comune degli “Amici rosanero”: preoccupazione e contrarietà per una serie di problemi
L’Associazione “Amici Rosanero” nonché azionista di minoranza del Palermo, ha scritto una Pec al Comune di Palermo mettendo in luce una serie di criticità che riguardano lo stadio “Renzo Barbera”.
Ecco il contenuto dell’e-mail:
“Oggetto: condizioni di criticità nel quale versa lo stadio Comunale Renzo Barbera
Scriviamo in nome e per conto dell’Associazione AmiciRosanero (n. 452 soci), costituita nel 2019, Azionista di minoranza del Palermo FC, in qualità di rappresentanza dei tifosi.
Con la presente vogliamo rappresentare disagio, preoccupazione e contrarietà per una serie di problemi che affliggono lo stadio comunale “Renzo Barbera”. Infatti, lo stadio presenta evidenti criticità, quasi per nulla scalfite dai numerosi interventi tampone eseguiti nell’ultimo ventennio. Del resto, per trovare lavori di ristrutturazione importanti bisogna risalire a oltre trent’anni fa, quando in occasione dei mondiali di Italia 90 lo stadio fu ricostruito interamente.
Appare inevitabile che dopo un così lungo lasso di tempo l’impianto palesi delle carenze, la cui risoluzione, oggi, non può essere più né trascurata né rinviata, anche in considerazione della salvaguardia della sicurezza dei fruitori.
Riportiamo qui di seguito quelle che riteniamo più urgenti e delicate:
– I disabili e portatori di handicap non dispongono di postazioni adeguate e opportunamente riparate dalle intemperie. Fatta eccezione per la tribuna centrale bassa, lo stadio non prevede accessi agevolati. Al contrario, è pieno di barriere architettoniche;
– I servizi igienici, soprattutto nelle due curve e in tribuna “monte Pellegrino”, sono a dir poco fatiscenti. Quelli delle curve, ospitati in prefabbricati, hanno pavimenti irregolari e stato di manutenzione altamente insufficiente. Quelli della tribuna “monte Pellegrino” sono indecenti; nelle giornate di pioggia sono praticabili solo con gli ombrelli e sono soggetti ad allagamento. Infatti, il tetto è rappresentato dai gradoni delle sedute, ormai ammalorati, attraverso i quali filtra la pioggia che di fatto invade i locali. I problemi descritti riguardano in ugual modo i bagni delle donne e quelli degli uomini. Inoltre, molti bagni sono sprovvisti di porte non garantendo privacy per gli utilizzatori e utilizzatrici;
– Le sedute (seggiolini verdi) della tribuna “monte Pellegrino” non sono a norma in quanto risultano ribaltabili, cioè non fissate direttamente ai gradoni in cemento armato. A tal proposito, ci risulta che, proprio nel corso dell’ultimo incontro casalingo del Palermo contro il Modena, uno spettatore abbia subìto un infortunio a causa del ribaltamento della seduta;
– L’illuminazione (plafoniere non funzionanti e impianto elettrico obsoleto) dei camminamenti e delle scale interne della tribuna “monte Pellegrino”, delle curve e della Tribuna centrale sono del tutto carenti con rischi sulla sicurezza del pubblico presente in occasione di partite giocate in notturna o in condizioni di scarsa visibilità. Inoltre, i gradoni di accesso ai vari settori dello stadio non sono opportunamente segnalati e si rischia di cadere soprattutto durante il deflusso degli spettatori;
– La visibilità della numerazione delle file, dei settori e dei posti nella tribuna Montepellegrino Superiore e Inferiore e in curva sud è scarsa o assente, rendendo difficile la corretta individuazione del posto da parte dei fruitori. Disagio, che in occasione di partire con grande affluenza, genera assembramenti e molto spesso litigi tra gli spettatori;
– La tettoia della tribuna coperta presenta gravi carenze di impermeabilizzazione che non offre un reale riparo in caso di pioggia vanificando, di fatto, il ruolo stesso della “copertura”. Criticità che rende problematico anche il lavoro nelle postazioni riservate alla stampa. A tal proposito, ci è stato segnalato che in più occasioni l’acqua ha allagato le postazioni e le prese elettriche delle stesse con conseguenti importanti rischi per la sicurezza degli operatori;
– I 23 tornelli, per 46 accessi, pur di relativa recente realizzazione (18 anni), sono inadeguati a garantire ingressi fluidi. Infatti, soprattutto in occasione di partite con maggior affluenza, creano strozzature e blocchi improvvisi, che paralizzano l’ingresso allo stadio, con conseguenti problemi di sicurezza. Inoltre, essendo tecnologicamente obsoleti, non permettono l’accesso con l’esibizione dei titoli in formato elettronico, che comporterebbe un notevole risparmio di tempo.
Quelle qui esposte sono alcune, evidenti, e forse neanche le più importanti, criticità che gravano sullo stadio della città, che noi consideriamo “nostro” quale simbolo di appartenenza di un tifo radicato, appassionato e insito nel cuore dei palermitani.
Confidando in un riscontro fattivo, ci auguriamo di poter intraprendere un percorso costruttivo di collaborazione nell’interesse di tutti per rendere sempre più accogliente il “nostro” Stadio, ma soprattutto per evitare possibili futuri episodi spiacevoli e/o eventi negativi.
Ci auguriamo di non dovere attendere il 2032 (anno della possibile disputa dei Campionati Europei in Italia) per poter usufruire di una “casa” sicura e decorosa per il tifoso palermitano”.
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