L’edizione odierna de “La Gazzetta del Sud” si sofferma sulla gara tra Palermo e Reggina e intervista Nevio Orlandi.
Ci si avvicina a grandi passi alla gara di Palermo che sarà seguita in tv da Nevio Orlandi. Anche lui ha fatto parte della storia della Reggina negli anni gloriosi di Pino Benedetto e Lillo Foti. Una carriera la sua iniziata nel settore giovanile amaranto. Nel 2008 gli venne poi affidata la conduzione della prima squadra in Serie A che riuscì a portare alla salvezza: «Mantenemmo la categoria –dice –vincendo tre delle ultime quattro partite. Firmammo una grande impresa. Ho ancora negli occhi il 2-1 sul Catania, decise una doppietta di Amoruso. Determinante anche il 2-0 sull’Empoli. Nella circostanza Barreto con un bolide dalla distanza ci porto in vantaggio».
Quali sono i suoi ricordi legati a Palermo-Reggina? «Nel 2009 quando guidavo gli amaranto giocammo al “Barbera” e fummo castigati da una rete di Miccoli. Tutto sommato disputammo una buona partita, ma subimmo l’uno a zero in contropiede».
Che gara prevede? «Si affrontano due formazioni in salute, anche se la Reggina è reduce dalla sconfitta di Bolzano. I siciliani sono in un momento positivo dopo i successi su Bari e Ascoli e dalla loro parte avranno anche il fattore campo. Ma ho fiducia negli amaranto che forse si esprimono meglio in trasferta. Quando, infatti, vengono attaccati possono sfruttare le ripartenze grazie alle accelerazioni di Canotto e Rivas. Aggiungo ancora che Inzaghi sa come preparare questo tipo di match. Spero che gli ospiti tornino a casa con un risultato positivo».
La Reggina può puntare alla promozione diretta? «Se si trova al terzo posto significa che può arrivare fino in fondo. Non sarà facile comunque precedere il Genoa che ha un organico di valore. Ma si prevede una lotta punto a punto. Da tenere d’occhio anche Bari e Cagliari. I sardi hanno da poco cambiato guida tecnica scegliendo Ranieri che sa come si vincono i campionati. Fondamentali saranno gli scontri diretti e in particolare quello che si disputerà a Marassi a marzo, quando sarà di scena proprio la Reggina. Il girone di ritorno è più complicato rispetto a quello d’andata, anche perché ci sono società uscite rinforzate dal mercato».