L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e sul rebus modulo per Corini pronto a cambiare.
Il Palermo cerca l’equilibrio e Corini pensa al cambio modulo. Il tecnico rosanero, come da lui stesso ammesso nella conferenza stampa post sconfitta con il Venezia, sta ragionando sull’idea di trovare un nuovo vestito tattico alla sua squadra, che nelle ultime cinque gare ha visto rallentare in maniera brusca la sua corsa alle prime posizioni, tanto che adesso il secondo posto sembra irraggiungibile, mentre terzo e quarto al momento distano rispettivamente sette e sei lunghezze.
Eppure, fino a poche settimane fa, i rosanero sembravano aver trovato la quadra, che aveva portato – fino al primo tempo della sfida contro la Cremonese – a ragionare sull’idea di poter riuscire a insediarsi alle spalle del Parma. Da lì in poi, solo risultati al di sotto delle aspettative e appena quattro punti raccolti, con un solo successo ottenuto sul campo del fanalino di coda Lecco. È evidente, quindi, che per riuscire a invertire la rotta per il rush finale del campionato occorra trovare soluzioni diverse, anche in termini di posizionamento in campo, più che di interpreti.
La scorsa estate l’organico, però, è stato costruito con l’intento, chiaro e preciso, di far giocare la squadra con il 4-3-3, soluzione portata avanti fino ad adesso, al netto della variante con il centrocampista centrale vertice alto, quasi trequartista. Soluzione sperimentata con Coulibaly in quella posizione e poi confermata con l’arrivo a gennaio di Ranocchia, che ha garantito qualità e quantità tra le linee, riuscendo ad essere pericoloso sia in termini di gol (quattro) che di ultimo passaggio (uno l’assist fornito dall’ex Juventus).
In più il n. 14 in diverse occasioni è riuscito a mettere i compagni nelle condizioni di poter trovare la via della rete. L’alternativa al 4-3-3, quindi, prende comunque corpo, considerata anche la necessità di registrare meglio la difesa e avere un filtro maggiore nella linea mediana, magari sacrificando uno dei due esterni di attacco. L’ipotesi più accreditata è quella relativa alla difesa a 3, accentrando leggermente Diakitè con Nedelcearu (o Lucioni se rientra) e Ceccaroni e spostando però Lund sulla linea mediana che, più che a 4, potrebbe essere composta da cinque elementi, con Di Mariano (o Vasic), in posizione di esterno destro di centrocampo. In avanti le soluzioni non mancherebbero, con Di Francesco, Mancuso e Soleri, tutti con caratteristiche diverse, che potrebbero tranquillamente affiancare capitan Brunori. Ovviamente non sono da escludere eventuali idee diverse, che potrebbero vedere i rosanero con un rombo in mezzo al campo.