Palermo. Quattro gol in due partite, in difesa torna a suonare l’allarme
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla difesa del Palermo.
I quattro gol subiti tra Messina e Campobasso suonano come un campanello d’allarme per la difesa del Palermo. Sono numeri in controtendenza rispetto ai primi due match della gestione Baldini contro Catanzaro e Monterosi, dove i rosa erano riusciti a tenere la porta inviolata, ma anche rispetto al resto della stagione. Il Palermo, infatti, ha subito 20 gol in campionato ed è la seconda migliore difesa del girone, al pari di Avellino, Monopoli e Virtus Francavilla, alle spalle soltanto del Catanzaro che ha incassato sedici reti. Basti pensare che in tutta la Serie C, oltre ai calabresi, solo sei squadre hanno fatto meglio dei rosanero in fase difensiva: sono le prime tre in classifica del Girone B, il Sudtirol (che ha subito solo 5 gol ed è la migliore difesa tra i professionisti in Italia), Padova e FeralpiSalò. Non solo gol subiti, ma anche pochi tiri concessi dal Palermo: 229, decima migliore squadra del campionato. Eppure qualcosa è cambiato nelle ultime partite e i rosa sono apparsi fragili anche in un reparto che finora aveva dato certezze.
In prima battuta è cambiato il modo di difendere della squadra. Dal 3-4-1-2 (o 3-5-2) con Filippi, alla difesa a quattro di Baldini. Nuovo modulo e nuove gerarchie che, ancora oggi, non sono del tutto ben definite. In quattro partite l’allenatore toscano ha scelto dei quartetti difensivi diversi. Hanno trovato maggiore continuità Lancini e Marconi che il tecnico considera la coppia titolare dei difensori centrali. Eppure ha dovuto fare a meno del primo contro il Campobasso e dovrà fare a meno del secondo contro la Juve Stabia. In entrambi i casi una squalifica di mezzo che non consente di dare continuità. Qui entrano in gioco gli altri due centrali, Somma e Perrotta. L’ex Deportivo La Coruña ha giocato in Molise la prima partita della stagione al posto di Lancini, archiviando così un lungo periodo senza match ufficiali per via della scelta tecnica di Filippi.