Palermo. Quanti errori sotto porta, la mira va aggiustata

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui troppi errori sotto porta degli attaccanti del Palermo.

Le scene di Francavilla, quelle degli errori a tu per tu col portiere, rimandano alle immagini di un anno fa. Quelle in cui il Palermo, nelle chiare occasioni da gol, si scioglieva a pochi passi dalla rete. Nello scorso campionato, quegli errori incisero (e non poco) su una stagione terminata al settimo posto solo grazie alla rimonta nelle battute finali. Quest’anno, la poca concretezza è tornata ad essere un problema negli ultimi mesi. Il caso più clamoroso, prima dell’ultimo weekend, risale alla trasferta di Campobasso. Quella in cui si sono trascinate le polemiche per il gol fantasma di Odjer, prima apparentemente convalidato e successivamente non concesso dalla terna arbitrale. Al di là dei dubbi sul fatto che il pallone possa aver oltrepassato la linea e delle questioni sul processo decisionale da parte dell’arbitro, resta agli atti un colpo di testa del centrocampista ghanese che ha spedito il pallone lì dove il portiere avversario era steso a terra.

Tutto questo, con praticamente l’intero specchio della porta libero per depositare la sfera in rete. Non è andata meglio a Foggia, nelle prime battute della ripresa. Lì, con i padroni di casa in vantaggio per 2-1, il pallone del possibile pareggio arrivò sul sinistro di Crivello. Di certo, non uno il cui compito è quello di segnare, ma sul cross di Valente era lui a trovarsi tutto libero sul secondo palo per concludere. Il tentativo del palermitano non è stato dei migliori e da lì, i foggiani, hanno dilagato, fino a chiudere sul 4-1. Imprecisioni e mancanza di concretezza che a Francavilla hanno toccato l’apice. Lì, di occasioni a tinte rosanero, se ne sono contate almeno due (con Floriano e Brunori) prima ancora che la Virtus andasse in vantaggio. Poi, nella ripresa, un’altra chance con Brunori, a tu per tu con Nobile. Tutte situazioni che oggi, probabilmente, darebbero al Palermo una posizione diversa in classifica.