Palermo. Proprio come nei film, Matteo Brunori è tornato

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul ritorno a Palermo di Matteo Brunori.

Appena sceso dall’aereo all’aeroporto di Punta Raisi, in t-shirt, occhiali da sole e bermuda, si è fatto immortalare sorridente con il mare sullo sfondo. Poi, con una camicia bianca e una mise un po’ meno vacanziera, si è presentato agli arrivi ed è stato accolto nella hall dal direttore sportivo Renzo Castagnini e da uno stuolo di cronisti. Una scena che non si vedeva da tempo per un calciatore del Palermo, quella che ha visto come protagonista il bomber figliol prodigo Matteo Brunori, che ieri è diventato a tutti gli effetti un giocatore rosanero. Alle 9.30 in punto, l’attaccante italo-brasiliano, che sognava questo momento dalla magica notte del Barbera del 12 giugno scorso, è atterrato in città con il suo procuratore Alessandro Stemperini.

Gli hanno chiesto subito se fosse contento di tornare in Sicilia. E il numero 9, capocannoniere della serie C, ha risposto secco: “Contentissimo”. Poi, ai tifosi, venuti ad acclamarlo come una stella con lo smartphone in mano, ha promesso raggiante e con il sorriso: «Vi aspetto allo stadio». Infine, un saluto e dritto con il trolley sulla scala mobile che lo porta verso una nuova avventura di 4 stagioni, fino al 2026, con il Palermo-City. C’è voluto un lavoro estenuante del miglior Castagnini, quello con ottimi rapporti con l’omologo bianconero Cherubini, per strappare alla Juventus un attaccante promesso da se stesso e dal suo entourage al Palermo, ma per il quale la Juventus voleva solo monetizzare per dirottare subito quel tesoretto per le spese accessorie del botti di mercato di Pogba e Di Maria. E invece il direttore sportivo di Reggello, l’ha spuntata strappando il sì con i saldi di stagione del 40 per cento: due milioni in parte fissa e circa un milione di bonus variabile per un giocatore valutato 5 milioni.

E chissà cosa ha pensato nella sua testa il calciatore, che a Palermo è un idolo per una stagione da 29 gol ad appena una rete dal record di sempre di Luca Toni. «Mi avevano detto che quando sarei andata al Sud avrei pianto due volte, al mio arrivo e quando me ne sarei andata», aveva scritto la moglie Dalila, qualche giorno dopo la grande notte della promozione, parafrasando il film “Benvenuti al Sud” e in qualche modo lasciando intendere un finale amaro. E, invece, proprio come nei film, Matteo Brunori è tornato. Oggi mister 29 gol raggiungerà i compagni in ritiro a Boccadifalco per ultimo, come una star che si è fatta attendere per l’ingresso trionfale. Con l’arrivo ieri di Floriano e dell’attaccante, il gruppo cementificato da Baldini a partire dallo scorso Natale, è adesso ricomposto e pronto ad accogliere nuovi arrivati come il portiere Mirko Pigliacelli e altri che verranno, in un mercato che si è sbloccato. Un gruppo dove sembrano tutti al settimo cielo. «Se mi avessero offerto due o tre anni altrove, avrei comunque scelto di fare un anno qui a Palermo — è stata la dichiarazione d’amore di ieri di Nicola Valente, un altro degli eroi della promozione — Gioco questo campionato per la maglia del Palermo, dopo ogni partita sarò felice di aver dato tutto per questi colori. Sembra di ritornare in famiglia. Sono contentissimo di essere rimasto».