Palermo. Promozioni e amarezze, quando l’ultima giornata è thriller
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’ultima giornata che storicamente per il Palermo è Thriller.
Ultima fermata. C’è quando porta a destinazione, c’è quando ti costringe a prendere un altro mezzo. Oppure, altre volte, ti abbandona dove non avresti mai voluto trovarti. Ecco, l’ultima giornata di campionato può rappresentare questo per molte squadre e il Palermo non fa certo eccezione. Giocarsi tutto all’ultimo turno è una sorta di «all-in»: o la va, o la spacca. Specie se, come nel prossimo fine settimana, non dipende tutto da te. A quel punto, via di radioline, oppure con le app che ormai aggiornano i risultati da tutti i campi in tempo reale (come cambia il mondo…). Chi è in campo pensa al campo, chi è in panchina pensa agli avversari. Per sperare ed eventualmente festeggiare, se tutto va per il verso giusto.
Non si chiamava ancora «Barbera», lo stadio di Palermo, quando persino i giocatori in campo erano ormai sintonizzati sul «Partenio» di Avellino per il big match tra gli irpini e il Messina. Una vittoria avrebbe consegnato la B ai peloritani, dopo una rimonta di otto punti ai danni dei rosanero nella stagione 2000/01. La squadra allenata da Ezio Sella fece il suo, battendo l’Ascoli con un gol di Maggiolini. Poi, da lì, melina e antenne dritte. Fino al rigore sbagliato da Torino nel finale e il successivo gol di Caridi per il successo dell’Avellino sul Messina.
In B ci andò il Palermo e i giallorossi ritardarono la promozione giusto di qualche settimana, centrandola ai play-off Quei play-off che oggi i rosanero vogliono disputare partendo dal miglior piazzamento possibile, ancora una volta con l’Avellino in mezzo, ma stavolta come diretta concorrente. Si deciderà all’ultima giornata, quella che in Serie C si è rivelata benevola una volta, ma un po’ meno in altre occasioni. Come nel 1999, quando il Palermo batté il Crotone, sperando che la Battipagliese («giustiziera» dei rosa un anno prima nei play-out) bloccasse una Fermana trovatasi clamorosamente con mezza squadra alle prese con i postumi di un’intossicazione alimentare. Anche un pareggio avrebbe favorito i rosanero, vittoriosi in entrambi gli scontri diretti con i marchigiani, che però a Battipaglia riuscirono nell’impresa: sotto di un gol, negli ultimi 20 minuti ribaltarono il risultato, vincendo 2-1 e andando in B. Il Palermo, nei play-off, venne eliminato al primo turno dal Savoia.