L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla prodezza di Floriano in occasione del gol contro il Bari.
Il gol dell’ex è sempre più la specialità della casa. Al «San Nicola», il Palermo ha aperto i conti con un eurogol di Floriano, che non ha esultato per rispetto del pubblico barese (in festa per la promozione diretta in Serie B), proprio come un anno fa, quando a Bari i rosa pareggiarono 2-2 con la rete iniziale siglata dal fantasista nato in Germania. Ce l’ha nelle vene, il «vizietto» del gol alle sue ex squadre, come sa bene anche il Foggia (punito nel girone d’andata al «Barbera»). Contro i «galletti» si è ripetuto e ha confermato di essere un elemento di rilievo nello scacchiere offensivo di Baldini.
Quello di Bari, per Floriano, è il quinto gol in campionato. Ha segnato più in questa regular season che in quella della stagione passata, in cui si fermò a quattro reti, rimpinguando però il proprio bottino con altre due marcature nei playoff. Lì però era il rigorista designato dei rosanero, stavolta ha ceduto il posto a Brunori, come dimostra il penalty realizzato dal capocannoniere nella partita di domenica. Poco male, perché riesce comunque a farsi sentire sotto porta e più della metà dei gol segnati finora è arrivato con Baldini in panchina: uno alla Turris, uno al Picerno e, l’ultimo, in quel Bari-Palermo che ha consegnato il terzo posto ai rosa.
Un gol dell’ex, di quelli che Floriano sa fare, come continua a dimostrare sul campo. Ma soprattutto, un gol pesante per staccare il biglietto della fase nazionale dei playoff. Se il Palermo può permettersi di riposare per due settimane, a differenza delle altre concorrenti negli spareggi, il merito è anche del suo numero 7, in scadenza di contratto e sempre più distante da una permanenza in Sicilia. Se dovesse essere addio, però, almeno sa di poter andar via senza rimpianti. Perché fino all’ultimo, Floriano sta dando il suo contributo. Non male, per uno che sembrava destinato a finire da riserva.