PALERMO, 03 APR – Nel primo dei tre giorni della “stretta” anti Covid per le feste di Pasqua le strade del centro di Palermo e Catania si presentano quasi deserte. I bar sono aperti, ma c’è poca gente nei locali per comprare qualcosa da asporto, e pochissimi fuori sorseggiano il caffè in bicchierino.
Le auto in giro sono poche mentre c’è gente in bicicletta o che fa footing. I mercati popolari sono pieni di persone che fanno la spesa per i giorni di Pasqua e Pasquetta e ci sono lunghe file davanti le pescherie.
A Catania c’è chi corre o praticata altri sport sul lungomare. C’è anche chi lascia la città per recarsi nelle seconde case, in mare o montagna, per trascorrervi le feste di Pasqua. File si notano davanti a macellerie e case del pesce: le persone completano gli acquisti per i pranzi di Pasqua e Pasquetta. ‘Code’ anche davanti le pasticcerie. Sono andati a ‘ruba’, oltre ai tradizionali dolci, uova di cioccolata e colombe pasquali. Le tradizioni, anche se in casa e con pochi familiari, sopravvivono, anzi escono rafforzate, alla pandemia.
(ANSA).