E’ arrivata, dopo un avvio di stagione balbettante, la prima vittoria in campionato per il Palermo Primavera, che contro il Latina si impone 4-1 in un match controllato sin dal primo minuto. Un successo che serve sì per la classifica, ma soprattutto per il morale che a quest’età è ancora più determinante che in altre categorie. Tuttavia questo inizio di campionato incerto non deve preoccupare, perché è diventato quasi una costante dei giovani rosanero, impacciati in autunno e via via sempre più in palla nelle stagioni a seguire. Dopo la bella e convincente gara di ieri, i ragazzi di Bosi salgono a quota sei in classifica dopo sei giornate. Ma anche nelle ultime due stagioni guidate dal tecnico di Faenza le cose non erano andate meglio. Lo scorso anno furono addirittura cinque i punti conquistati dopo lo stesso numero di incontri in campionato, ma da lì arrivarono cinque vittorie ed un pareggio nelle successive sette partite. Così così l’avvio della stagione 2013/14, nella quale il Palermo raccolse 11 punti in nove giornate. In entrambi i casi, comunque i baby rosa sono riusciti a raggiungere la qualificazione ai play off. Quindi…
Scaramanzie e scongiuri a parte, ieri contro i nerazzurri è stata una partita giocata alla grande da tutto l’undici messo in campo dall’allenatore rosanero. Bosi, a causa delle assenze soprattutto in difesa, è stato costretto a schierare una formazione ed un modulo “inedito”, almeno per quel che concerne la formazione Primavera. Sulle orme della prima squadra, il 4-2-3-1 ha lasciato spazio al 3-5-2 che ha fatto le fortune dei più “grandi” negli ultimi due anni abbondanti. Complici le squalifiche di Pirrello, Pezzella e Giuliano, Maddaloni ha giocato per la seconda volta consecutiva da titolare così come Tafa, che proprio nei giorni precedenti alla vittoria di ieri si era allenato al “Tenente Onorato” con la squadra di Iachini (per lui terzo gettone stagionale, il secondo dal primo minuto). Prima volta da titolare anche per l’esterno sinistro Flauto ed esordio assoluto per Formisano, entrato nei minuti finali. Ma alla fine, le firme del tabellino portano i nomi dei “vecchi” (se così possiamo chiamarli).
Toscano, Ferchichi, Bonfiglio e Grillo. Un ’96 e tre ’97: non tanto anzianotti a dire il vero. Ma con la giusta esperienza nella categoria da dare la scossa ai propri compagni per ingranare la giusta marcia. Capitan Toscano, di nome e di fatto. La sua punizione dal limite che apre la partita al “Comunale” di Santa Flavia è solo un granello di sabbia rispetto a quanto fatto durante tutta la partita. Padrone del centrocampo, il ritorno alla giovinezza del “collega” Maresca gli ha forse dato la giusta ispirazione per seguirne le orme. Ferchichi, il più grande dell’undici schierato da Bosi, ha scacciato via le critiche piovutegli addosso con una rete da vero rapace d’area che direziona la partita verso i giusti binari. E per quanto riguarda Bonfiglio, non fatevi ingannare da quel fisico minuto e da quell’età nella carta d’identità: ieri è stato il più maestoso. Imprendibile, incontenibile, e la sua rete del 3-0 è una vera gioia per gli occhi. Da non sottovalutare, infine, la prestazione di Grillo, ieri in un’inedita posizione di esterno destro. Tanta corsa, tanto sacrificio. Ed un gol che è il giusto premio per la dedizione verso un ruolo probabilmente mai interpretato.
La vittoria è di tutti, ma loro sono stati i trascinatori. Nemmeno il tempo di gioire, però, che mercoledì il Palermo è già chiamato alla conferma: c’è il secondo turno di Primavera Tim Cup da disputare, contro il Frosinone che nemmeno una settimana fa ha battuto in rimonta proprio i rosanero. Il periodo nero potrebbe essere alle spalle, sta adesso a loro gettarlo definitivamente nel dimenticatoio.