Poteva essere la gara della svolta, invece no: il Palermo Primavera ha toppato. Dopo tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro uscite arriva nuovamente una sconfitta per i rosanero allenati da mister Bosi, che contro la Virtus Lanciano hanno la possibilità, con un successo, di lanciarsi in piena zona play off e invece deludono perdendo 1-2 contro un avversario non irresistibile.
La causa? Forse un’eccessiva sicurezza nei propri mezzi dovuta ai buoni risultati ottenuti nell’ultimo mese, che avevano rilanciato nuovamente la squadra siciliana dopo un avvio di stagione sottotono. Fatto sta che il Palermo, rinforzato dalle presenze dei vari Cassini, La Gumina, Pirrello e Pezzella non riesce ad imporsi contro la formazione abruzzese. Ed in effetti, l’impressione è stata proprio quella di una squadra troppo molle, disattenta, quasi sicura di vincere ad occhi chiusi. Questa, in poche parole, è la storia del primo tempo, non a caso l’unica squadra in campo durante la prima frazione di gioco è stata quella rossonera: sono bastati meno di 10 minuti per sbloccare il match con una bella conclusione di Carpentieri. Poi tanto affanno in difesa, con il solo Maddaloni autore di una prestazione convincente (l’ennesima) ed il resto del reparto arretrato in difficoltà contro gli esterni d’attacco dei frentani.
Durante l’intervallo Bosi avrà tirato forte le orecchie ai suoi, perché i rosanero entrano con un piglio totalmente diverso rispetto a quello della prima frazione di gara. A quasi un’ora di gioco ci pensa il solito Cassini, alla sua quarta rete con la maglia della Primavera, a riportare il risultato in parità, ma il merito è tutto di Toscano e Bonfiglio: il regista imbecca in area perfettamente il classe ’97 che però è sfortunato e centra in pieno il palo, quindi per il brasiliano è facile ribadire in rete a porta vuota. Quindi sale in cattedra Grillo, che da esterno alto nel 3-4-2-1 del primo tempo ritorna al suo vecchio ruolo di ala destra nel vecchio 4-2-3-1 riproposto dal tecnico al ritorno dagli spogliatoi. Il numero 7 rosanero diventa decisamente il più pericoloso della formazione di casa e regala proprio a Cassini l’occasione d’oro per ribaltare il risultato e diventare l’eroe della giornata: il rigore procurato da Grillo e battuto dall’ex Corinthians, però, finisce alto sopra la traversa. Questa occasione sprecata, più i miracoli del portiere avversario Antonino, gli errori sotto porta di La Gumina (meno letale del solito) e Pirrello (che da pochi passi spara addosso all’estremo difensore rossonero) e lo sfortunato legno colpito da Lo Faso (con la complicità di un altro super intervento di Antonino), contribuisce al mancato vantaggio del Palermo che invece, dopo una seconda frazione praticamente a senso unico, si fa beffare ad un minuto dal termine del match su un contropiede finalizzato da Salvallegra.
Il Palermo Primavera sembrava aver intrapreso la strada giusta e vogliamo pensare sia proprio così: la sconfitta contro il Lanciano è soltanto un errore di percorso. Che però dovrà servire da insegnamento. Si poteva fare il salto di qualità ma non è stato così. Servirà più concentrazione, a partire dalla prossima trasferta contro il Bari. Questa squadra può dare molto, se deciderà di non dare più vita a dei clamorosi black out.