L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e l’ostacolo Venezia da superare prima della sosta.
Dare tutto contro il Venezia e sfruttare la sosta per preparare al meglio il finale di campionato: la sfida di stasera inaugura due mesi di fuoco per il Palermo, ancora aggrappato alle speranze di secondo posto purché si faccia bottino pieno con i lagunari. L’avversario è di livello ed è davanti in classifica di 5 punti, ma all’andata i rosa hanno trovato il blitz al Penzo grazie a super Brunori e nel 2023 il bilancio prima dello stop per le Nazionali è stato decisamente positivo: una doppia scia che Corini punta a sfruttare per uscire con il sorriso dall’impegno di stasera.
Se le partite che seguono una pausa sono spesso deludenti per il Palermo, nei cinque confronti alla vigilia delle soste sono invece arrivate quattro vittorie e una sola sconfitta. La striscia è partita a marzo contro il Modena, schiantato 5-2 al Barbera, proseguendo a settembre con il 3-0 alla Feralpisalò e a ottobre con il 2-0 ancora a danno dei «canarini», ma stavolta al Braglia; a novembre l’unico ko, lo 0-1 con il Cittadella seguito da feroci polemiche del pubblico (che al gol dei veneti, arrivato al 98’, aveva riservato loro un lungo applauso) nei confronti di Corini e dalla contestazione in viale del Fante; a dicembre il 3-2 alla Cremonese, con la punizione al fotofinish di Stulac a far esplodere di gioia i 23 mila presenti al Barbera.
Quella che attende i rosa nelle prossime due settimane è la prima pausa del 2024, nonché l’unica fino a fine campionato: 17 giorni di break prima di rituffarsi nel momento decisivo della stagione, con otto match pesanti come macigni. La gara con il Venezia chiude invece un ciclo di undici partite in due mesi, nelle quali il Palermo è oscillato tra alti (le tre vittorie consecutive con Bari, Feralpisalò e Como) e bassi (il ko di Cittadella e quelli in fila con Ternana e Brescia) evidenziando una condizione fisica che con il passare delle settimane è apparsa sempre meno ottimale: il successo di Lecco ha messo in luce volontà di lottare e capacità di imporsi anche nelle partite più sporche, ma non ha diradato le nubi su gioco e tenuta atletica e la controprova la si avrà solo contro il Venezia.