«Rimango sgomento nell’apprendere la notizia dell’arresto della Preside dell’Istituto comprensivo “Giovanni Falcone”, Daniela Lo Verde, che, durante il mio incarico di assessore regionale all’istruzione, ho conosciuto come dirigente scolastica particolarmente dedita al suo lavoro. Alla luce degli odierni accadimenti, è doveroso che le indagini abbiano il loro corso e confido che esse possano inequivocabilmente chiarire i fatti, per il bene della comunità studentesca e della scuola, da sempre importante punto di riferimento civile e sociale del difficile quartiere Zen 2». Lo dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
Maria Falcone, sorella del giudice ucciso a Capaci, dice: “L’indagine che ha portato oggi all’arresto di Daniele Lo Verde mi addolora profondamente e non solo perché i fatti che stanno emergendo sono un insulto alla memoria di mio fratello Giovanni. Conosco bene quella scuola da prima che la dirigesse Lo Verde e l’ho sempre considerata un presidio fondamentale in un quartiere come lo Zen attanagliato da tante criticità, con una presenza criminale notevolissima e una dispersione scolastica tra le più alte d’Italia”.
Giusto Catania, ex assessore comunale della giunta Orlando e dirigente scolastico dell’I.C. Giuliana Saladino, scuola capofila della Rete per la promozione della cultura antimafia nella scuola, afferma: “La notizia dell’arresto di Daniela Lo Verde è uno choc terribile per me, che la conosco da anni, e per il mondo della scuola. Ho grande fiducia nella magistratura e sono certo che i contorni della vicenda si chiariranno presto. Questa notizia non può, qualsiasi sia l’esito della vicenda giudiziaria, delegittimare il lavoro faticoso e fertile che fanno quotidianamente docenti e dirigenti scolastici, soprattutto in realtà sociali difficili del nostro territorio”