Il Comune di Palermo, attraverso una nota apparsa sul proprio sito ufficiale, ha presentato il 400° anniversario del Festino di Santa Rosalia.
Su iniziativa del senatore Raoul Russo, la Sala “Caduti Nassirya” di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica italiana, ospita la Presentazione del 400° anniversario del Festino di Santa Rosalia 1624-2024, alla presenza del sindaco del Comune di Palermo, Roberto Lagalla, dell’assessore alla Cultura, Giampiero Cannella. Quest’anno ricorre, infatti, il quattrocentesimo anniversario dal ritrovamento del corpo miracoloso di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo. Simbolo di rinascita e di speranza, la Santuzza sarà celebrata con un ricco calendario di eventi e iniziative culturali che, a partire da maggio, andrà avanti sino ai primi mesi del 2025 coinvolgendo tutto il territorio metropolitano del capoluogo siciliano.
«Quest’anno Palermo festeggerà un viaggio iniziato nel 1624 che oggi compie 400 anni di storia e tradizioni. Abbiamo deciso di farlo attraverso un ricco calendario di eventi culturali e spettacoli che avrà inizio il 26 maggio, con la benedizione a Monte Pellegrino della nuova raffigurazione scultorea della Santa. Ringrazio il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il senatore Raoul Russo per avere ospitato in questa prestigiosa sede istituzionale la presentazione nazionale del quattrocentesimo anniversario del Festino, per la prima volta a Roma, in Senato. Già domani, insieme alla Regione Siciliana, saremo invece a New York, presso la sede del Consolato italiano, per raccontare Palermo e le attività previste per l’anno rosaliano. È certamente un’occasione di rilancio turistico per la nostra città che con una rinnovata identità metropolitana, di respiro internazionale, si racconterà al mondo in modo nuovo. Questa amministrazione, in sinergia con il governo regionale e nazionale, ha lavorato per fare in modo che Palermo fosse pronta a questo importante appuntamento e quindi ad accogliere il notevole numero di visitatori che arriverà nel capoluogo siciliano a partire dalprossimo mese». Così dichiara il sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Palermo, Roberto Lagalla.
«Sarà un intenso anno di festeggiamenti dedicato a Santa Rosalia che vede la partecipazione attiva e sinergica di tutto il territorio. Abbiamo infatti lavorato al programma delle attività grazie al supporto della Curia e alla condivisione delle iniziative con le istituzioni, le Fondazioni, gli ordini professionali, le associazioni culturali, il mondo dell’impresa e dell’artigianato che hanno voluto contribuire a questa dedica corale allacittà di Palermo e alla sua Santa Patrona. Una dedica che la città rivolge anche a se stessa e al lavoro che è stato fatto per raccontare la sua straordinaria storia, tra arte, cultura e tradizioni coinvolgendo anche le periferie cittadine». Così dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Palermo, Giampiero Cannella.
A conclusione della presentazione, il monologo dell’attore palermitano Salvo Piparo dedicato a Santa Rosalia.
Gli Eventi
Il Comune e insieme la Città Metropolitana di Palermo presentano un fitto calendario di intrattenimento tra spettacoli, mostre, concerti,percorsi enogastronomici, convegni e cammini spirituali attraverso cui la città di Palermo e il suo territorio si racconteranno ai visitatori durante l’anno rosaliano. Una narrazione a più voci che renderà omaggio all’inestimabile patrimonio culturale, storico e paesaggistico di Palermo, abbracciata dal mare e protetta da Monte Pellegrino, dove risiede il santuario di Santa Rosalia, rinomata meta di pellegrinaggio per i fedeli.
L’appuntamento con la tradizione arriva il 14 luglio con “Il Festino di Santa Rosalia”: quattro tappe nel cuore di Palermo tra immagini, musica, esibizioni artistiche evocative dedicate alla Santuzza che sfila a bordo di un Carro allegorico che quest’anno racconterà la Speranza attraverso spettacoli inediti e di grande attrazione. Ogni anno migliaia di fedeli e visitatori arrivano da tutto il mondo per partecipare al corteo che inizia il suo percorso da Palazzo Reale, per poi sostare davanti la Cattedrale, attraversare i Quattro Canti e giungere sino a Porta Felicedove si svolge lo spettacolo finale, concluso dai tradizionali fuochi d’artificio. Il giorno dopo, 15 luglio, invece si svolge la Solenne processione lungo in Cassaro nel giorno del ritrovamento delle spoglie mortali della Santuzza (15 luglio 1624). “L’acchianata delle Rosalie” si percorre nella notte tra il 3 e il 4 settembre lungo la Scala Vecchia che, dai piedi di Monte Pellegrino, conduce al Santuario di Santa Rosalia. Anche in questa data migliaia di devoti si riuniscono per condividere un momento di preghiera e di festa.
Inoltre, Italea Sicilia con il partner Vie dei Tesori, “Antenna siciliana” del progetto sul Turismo delle Radici del Ministero degli Esteri, ha costruito un itinerario emozionale-turistico legato alla Santuzza che può essere legato al Festino del 14 luglio o anche all’“Acchianata” del 4 settembre, esperienze da veri insider tra tradizione e sapori. A questo si uniscono, itinerari nei borghi legati alla storia della patrona, da Santo Stefano di Quisquina a Bivona, ma anche visite alla normanna Cefalù e alla Valle dei Templi di Agrigento.
A fare da corollario a questi importanti appuntamenti, si aggiungono numerosi eventi nei luoghi più suggestivi della città, tra mostre, esibizioni, musica, degustazioni e momenti di riflessione. Tutte le iniziative che andranno a comporre il programma saranno inserite nel sito ufficiale www.ilfestinodisantarosalia.it
La Storia
La storia di Santa Rosalia inizia nella corte palermitana dei re normanni.È in questo raffinato ambiente medievale, profondamente intriso di suggestioni mediorientali, che per la prima volta incontriamo la figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina e delle Rose, e nipote per via materna dello stesso re Ruggero. La giovane è una delle damigelle della regina e nel suo futuro c’è un matrimonio degno del suo rango. Una visione alla vigilia delle nozze spinge Rosalia a ritirarsi in convento e poco dopo, alla ricerca di una vita mistica, di preghiere e penitenze, decide di andare a vivere in una grotta piccolissima sul Monte Quisquina, nel feudo di famiglia. Presto la voce si sparge e gli abitanti del luogo cominciano ad andare a trovare Rosalia, prima curiosi, poi, riconoscendone il fervore religioso, mossi dalla speranza che la giovane possa includerli nelle proprie preghiere e intercedere per loro presso Dio. Molti iniziano a considerarla una santa e la quantità di persone che chiede la sua intercessione cresce tanto da impedirle di dedicarsi compiutamente all’adorazione di Dio. Così Rosalia si sposta su Monte Pellegrino, la grande montagna che chiude a nord il golfo di Palermo. Quando muore, Rosalia è beatificata dalla popolazione, dovranno passare quattro secoli, però, prima che la Chiesa ne dia seguito ufficiale.
Nel 1624 la città di Palermo è piegata da una spaventosa pestilenza. Il popolo si rivolge incessantemente alle sue sante protettrici ed è qui che interviene Rosalia, rivelando a una donna il luogo in cui sono nascoste le sue spoglie mortali. Le reliquie vengono recuperate e portate in città per essere sottoposte al vaglio di una commissione. Passa qualche mese, Rosalia si palesa nuovamente ad un saponaio e lo esorta a recarsi dal Cardinale Giannettino Doria per invitarlo a sospendere dispute e dubbi sulle ossa e a farle condurre in processionale. Al passaggio delle reliquie, la peste cesserà. A quella prima miracolosa processione, ne sono seguite altre. Rosalia, canonizzata dalla Chiesa per il suo intervento in favore dei palermitani, è entrata nel cuore dei suoi concittadini.