In casa Palermo si discute molto della deludente prestazione di Josip Posavec contro l’Empoli. Il portiere rispetto alla scorsa stagione non sembra essere migliorato, basti guardare il gol del momentaneo 2-1, subito sul proprio palo e non solo. L’estremo difensore rosanero, infatti, non è sembrato attento nemmeno sulla rete del 2-2. Dopo questi due errori, i tifosi del Palermo tremano perché temono di poter assistere nuovamente ai disastri della scorsa stagione.
La speranza è che in un campionato come quello di serie B, che vede il Palermo candidato alla vittoria finale, grazie l’assenza di attaccanti del calibro di Higuain, Dybala o Icardi (solo per fare alcuni nomi) non si vedano più certi errori. Inoltre, laddove si dovesse ancora assistere alle incertezze di Posavec, mister Tedino potrebbe usare la carta Pomini, che contro il Brescia ha dimostrato di poter essere una valida alternativa.
Non va però dimenticato che il croato è un pupillo del patron Zamparini, che stravede per lui. Un po’ come successe Ujkani. I due portieri, inoltre, hanno in comune le diverse insicurezze dimostrate in maglia rosanero. L’albanese, che arrivò al Palermo nella stagione 2007/2008, dopo aver collezionato una sola presenza nella stagione successiva fu mandato in prestito al Novara, dove restò per tre stagioni. Al suo ritorno in rosanero, come tutti ricorderanno, fu schierato da titolare e combinò diversi disastri che gli costarono i fischi dei tifosi. Tutto questo fino a gennaio, quando venne sostituito da Sorrentino.
Ora la domanda è: perché non mandare in prestito Posavec per far esperienza? In questa maniera avrebbe la possibilità di crescere, magari lontano dalle critiche, senza pressioni e senza le aspettative che ha una società che punta al grande salto. Il croato ha infatti dimostrato a sprazzi di avere anche buone doti e di essere un giovane di prospettiva, ma sta pagando a caro prezzo l’inesperienza. Capirlo in tempo ed ammettere che forse non è pronto per essere il titolare di una squadra che punta alla serie A, gioverebbe in fondo anche a lui.