Palermo, piccoli segnali di risveglio
Amichevole con il Lommel. Pochi cambiamenti tattici, risposta tiepida del pubblico: appena 4.000 sugli spalti. Ora la testa al Pisa
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e l’amichevole vinta ieri contro il Lommel.
Un antipasto del rush finale che, pur non dando grandi indicazioni tattiche, evidenzia che il Palermo è vivo e sembra aver dimenticato Venezia: con i «cugini» del Lommel finisce 2-1, con un primo tempo soporifero cui seguono nel secondo i timbri di Di Francesco e Gomes e la paura finale con la rete di Fatah.
Cornice di pubblico piuttosto fredda: appena 4 mila i presenti tra abbonati e biglietti venduti, occupando circa un terzo dei posti disponibili al Barbera (poco più di 12 mila): un segno dagli spalti che le ruggini della gara con i lagunari non sono ancora scomparse del tutto. Corini se la gioca con il consueto 4-2-3-1 proponendo al centro della difesa l’inedito duo Ceccaroni-Marconi, entrambi mancini, mentre a centrocampo si rivedono Stulac e Coulibaly e in attacco Traorè e Soleri rilevano rispettivamente Di Francesco e Brunori.
L’inizio è scoppiettante: annullato per fuorigioco millimetrico il gol di Marconi (non sembra però esserci alcun tocco sulla punizione di Stulac), il Lommel risponde con Sales che però si fa ipnotizzare da Pigliacelli. Tanti spunti a destra per i rosa, su uno di questi la palla finisce sulla testa di Soleri che però manca il bersaglio; controrisposta dei belgi con Letsosa, che calcia a lato da buona posizione.
Traoré prova ad accendersi con un paio di sgasate sulla fascia e, pur confermando la tendenza a un eccessivo individualismo nelle giocate, a fine primo tempo va a un passo dal gol con un bel tiro a giro. Nonostante il contesto amichevole non manca un certo agonismo: sul taccuino dell’arbitro finiscono Santos e Coulibaly.