L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle partite serali del Palermo. Contro il Catanzaro c’è da sfatare un tabu.
La pace con il popolo del Barbera passa da un unico risultato: la vittoria. Eppure, al di là dei guai dell’ultimo periodo, il successo in viale del Fante in una partita serale è una sorta di tabù per il Palermo nel 2023. L’ultima affermazione giocando alle 20.30 è infatti arrivata il 17 marzo contro il Modena, spazzato via 5-2; da quel momento i rosa hanno disputato quattro gare in notturna senza mai fare bottino pieno e contro il Catanzaro proveranno in un colpo solo a invertire questo trend, risalire la china in classifica e riappacificarsi con un pubblico irretito dalle prestazioni recenti.
Dopo la vittoria con i «canarini», unica della scorsa stagione con uno scarto di tre reti, il Palermo in abito da sera è inciampato per due volte contro il Cosenza, fermandosi sullo 0-0 nel match di Pasquetta (10 aprile) e cadendo per 0-1 lo scorso 22 settembre, con il gol di Canotto proprio al tramonto della gara; in mezzo il drammatico 2-2 con il Brescia, la cui rimonta dal doppio svantaggio tolse ai 32 mila del Barbera la gioia di una qualificazione ai play-off che a inizio campionato avrebbe avuto del clamoroso, ma era diventata sempre più credibile settimana dopo settimana. L’ultima partita in notturna in viale del Fante è quella con lo Spezia del 23 ottobre, anche qui 2-2, con la magica punizione di Stulac al 104’ a evitare la sconfitta in una gara segnata da un lato dagli errori dell’arbitro Fourneau, dall’altro dai primi errori dei giocatori in attacco e in difesa, poi divenuti ancora più frequenti nelle successive uscite.