L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul pari in amichevole tra Palermo e Legnago.
Una vittoria che non fa testo, una sconfitta e due pareggi che invece un significato ce l’hanno. Tre delle quattro amichevoli giocare dal Palermo hanno detto che la squadra che dovrebbe vincere la Serie B ancora non c’è. Ieri, contro il Legnago, brutta gara, anche per l’eccesso di agonismo dei veneti che l’hanno giocata con il sangue agli occhi, come se fosse la partita della vita.
Prevedibile. perché è sempre così quando si incontra una squadra di categoria inferiore. E il Palermo dovrà fare tesoro anche di questi novanta minuti giocati contro la squadra dell’ex Donati, perché – dopo i problemi della società e il mercato scoppiettante – tutte quante in campionato l’affronteranno mettendoci qualcosa in più. Un po’, anche se per motivazioni diverse. come il Legnago ieri.
Di sicuro c’è che questo Palermo deve crescere sotto tutti i punti di vista. La personalità di alcuni giocatori si comincia a vedere (Lucioni, Stulac), lo stesso non si può dire della manovra che resta farraginosa. Contro il Legnago c’è stato un buon avvio, coinciso con il gol di Brunori, poi il Palermo s’è un po’ perso per strada, nonostante appunto i segnali di crescita di Stulac. Dare giudizi definitivi sarebbe da matti, ma è chiaro che nelle prossime settimane deve sbocciare qualcos’altro. Giocando così, il Palermo farebbe fatica, proprio come un anno fa.