L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Pigiliacelli e lo fa riportando un’intervista a Paleari.
Il countdown per il portiere sta per esaurirsi. Palermo aspetta Pigliacelli e anche lui, dalla Romania, attende il via libera definitivo per salutare Craiova, dove per quattro anni ha difeso i pali dell’Universitatea. Si tratterà di un ritorno in Sicilia per l’estremo difensore, che ha già giocato con la maglia del Trapani e lì è stato allenato da una vecchia conoscenza rosanero come Franco Paleari. Uno che in porta è stato tra i grandi nella storia del Palermo e che da preparatore ha seguito diversi numeri uno transitati da viale del Fante, in passato.
Oggi, vedendo la squadra che sta prendendo forma alla guida di Baldini, il profilo di Pigliacelli (per il quale è pronto un contratto triennale) sembra essere in linea con i dettami tattici dell’allenatore toscano. Paleari, ci presenti un po’ Pigliacelli: che tipo di portiere dobbiamo attenderci? «Palermo, con Pigliacelli, può divertirsi. Ha tutto per essere un portiere adatto a questo tipo di piazza: è un ragazzo eccezionale, tanto per cominciare, ma poi ha pure quella pazzia giusta, chiamiamola così, per far bene. A parte questo, però, io sono uno che crede molto nel campo e con lui abbiamo fatto veramente un gran lavoro. Secondo me Palermo è la piazza giusta per lui».
Ecco, quel pizzico di «pazzia» mi sa che ancora a Trapani se la ricordano… «Eh. A Frosinone una volta ha preso palla dalla sua area ed è arrivato a fare l’ultimo passaggio, oltre il centrocampo. Ma ha veramente tutto, come giocatore e come uomo. Con i piedi ha una marcia in più, sa sempre trovarsi al punto giusto nel momento giusto e ha facilità di calcio». Con la linea alta e con il portiere che gioca fuori area, per l’idea di gioco di Baldini può essere l’ideale? «Sì, per iniziare l’azione è un giocatore determinate. Poi per carità, non l’ho seguito in Romania, ma sono certo che in questi quattro anni sia migliorato. Sono curiosissimo di vederlo all’opera, perché è uno che si dà da fare e ci tiene tanto, è un perfezionista. Baldini, poi, saprà sicuramente come spronarlo nel modo giusto».
Nei play-off, intanto, Massolo si è imposto da titolare ed è stato decisivo. Potrà esserci un dualismo con lui? «Devo essere sincero, non conoscevo Massolo e l’ho visto all’opera solo quest’anno. È stata per me una novità positiva. Con Pigliacelli se la gioca, ma bisogna sempre ricordare che siamo a Palermo: è una piazza che vuole determinate cose e devi saper reggere. Avere due portieri di questo livello, affidabilissimi, è sempre meglio che non averli. Oggi è prematuro per capire chi sarà il titolare, ma se la giocheranno e saranno gestiti nel migliore dei modi da Baldini»