Palermo-Padova. Stadio sold-out in due ore, la caccia al biglietto manda in crash il sito. Al Barbera arriva la Polizia
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul caos biglietti in vista di Palermo-Padova.
Scene che non si vedevano dalla finale di Coppa Italia del 2011. Solo che, in quella partita con 40mila palermitani all’Olimpico di Roma, i rosanero e l’Inter si contendevano un trofeo nazionale. Domenica prossima, invece, la squadra di Baldini lotta con il Padova nella finale per l’ultimo posto in serie B ma si sono riviste liste d’attesa formate da migliaia di persone e lunghe code per acquistare i biglietti. Il sistema Vivaticket è andato in crash per l’elevato afflusso e qualcuno racconta anche di un intervento della polizia per placare gli animi.
L’entusiasmo di molti tifosi si è tramutato in nervosismo e i tagliandi non risultavano disponibili dopo appena due ore. Diversi sono finiti nelle mani dei bagarini. La prima giornata di vendita libera, con sold-out annunciato, ha visto un vero e proprio assalto e il più nutrito gruppo di tifosi si è riversato nella biglietteria del “Barbera”. A pochi minuti dalle 13, orario d’inizio, la lista di attesa dello stadio ha già superato 800 persone per poi aumentare ulteriormente. In tutti gli altri rivenditori, i nomi sono centinaia.
I primi a uscire con il tagliando in mano, vengono osservati con invidia da chi si trova in fondo. Per esempio, da Luigi Paternò che, seduto sopra il suo scooter, mostra l’aria stanca di chi è arrivato allo stadio alle 6,20 del mattino:
«Ero cinquantesimo ma, a quanto pare, era stata compilata un’altra lista la sera prima — racconta — La gente ha protestato ed è anche arrivata la polizia. Adesso, quindi, sono numero 170. Questo, anche perché è pieno di bagarini e ognuno di loro prende quattro biglietti alla volta». Di persone un po’ sospette, effettivamente, se ne vedono molte in queste circostanze, come un signore immortalato in una fotografia con la maglia della Juventus in uno dei vari punti vendita della città. Ma perché tutto questo entusiasmo per una promozione in serie B? «Credo che la gente abbia fame di calcio dopo gli ultimi anni negativi — continua il tifoso — Se va in serie A si vedrà sempre un’atmosfera del genere. Con un amico riflettevamo sul fatto che, in periodi come questo, se lo stadio fosse di 70mila persone, si riempirebbe».