Palermo-Padova. Prima alle urne, poi allo stadio: le elezioni non spostano il ritorno
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla decisione presa in merito alla gara di ritorno della finale playoff.
Prima si vota, dopo si tifa. Palermo-Padova resta in programma per domenica 12, alle 21. Lo aveva ribadito il presidente della Lega Pro sui social e la conferma, in serata, è arrivata dalla Prefettura. Dalla riunione tecnica di coordinamento interforze svolta nella giornata di ieri è emersa una valutazione favorevole alla disputa della finale di ritorno dei play-off in concomitanza con le elezioni, che per Palermo riguardano sia i referendum sulla giustizia, sia la scelta del nuovo sindaco.
Inascoltati gli appelli di parte delle forze politiche, che avevano chiesto di considerare uno spostamento (anticipo o rinvio) della sfida decisiva per la promozione in Serie B, sebbene non tutti fossero contrari alla disputa del match nello stesso giorno della chiamata alle urne. La questione di ordine pubblico, relativa al dispiegamento delle forze dell’ordine sia nei seggi che in viale del Fante, non pare destare particolari preoccupazioni. Verrà disposto un adeguato servizio sia per le elezioni che per la partita, anche in previsione di ciò che potrà accadere dalle 23 in poi. Se il match dovesse terminare nei canonici 90 minuti, per quell’ora ci sarà una squadra pronta a festeggiare.
Qualora dovesse essere il Palermo, è inevitabile che ciò possa portare a riversamenti per strada della tifoseria rosanero. Sempre in quell’orario, inoltre, chiuderanno i seggi elettorali e inizieranno le operazioni di scrutinio. Una contemporaneità di eventi che, fino alla giornata di martedì, aveva fatto ipotizzare soluzioni alternative per la sfida tra la squadra di Baldini e i padovani allenati da Oddo. Da un lato, la possibilità di un anticipo al sabato; dall’altro, quella di un rinvio a martedì o mercoledì. Non oltre, perché il 17 e 18 giugno è in programma il Palermo Festival al «Barbera». Ma questo, ormai, è uno scenario accantonato, con il via libera della Prefettura. Ieri mattina, in risposta ad un tifoso palermitano su Twitter, Francesco Ghirelli si era espresso a favore della conferma del match nella data in cui era stato programmato, ovvero domenica 12: «Nei playoff – scrive il presidente della Lega Pro – dopo la pandemia, la scelta è stata: l’orario e la data che favorisca l’afflusso dei tifosi allo stadio. Domenica 12 giugno, ore 21». Con queste parole, Ghirelli ha di fatto spiegato il motivo alla base della decisione di far giocare la finale di ritorno in questa data, sebbene si voti in tutta Italia. Per la conferma definitiva, però, si è dovuto attendere il vertice delle forze dell’ordine, che ha messo un punto sulla vicenda. Ora il Palermo può pensare ad organizzare la vendita dei biglietti, avendo una data certa per la partita che assegnerà il quarto e ultimo posto in Serie B, dove i rosa e il Padova sperano di raggiungere Südtirol, Modena e Bari, giunte prime nei rispettivi gironi. Tra i tifosi, c’è chi esulta, specialmente chi non vive a Palermo e ha acquistato già da tempo i biglietti aerei per rientrare in città. A prescindere dal fatto che possano essere o meno tra i probabili 34 mila sugli spalti, ma anche solo per non perdersi un’eventuale festa. Quella che Palermo spera di vivere al «Barbera», di domenica.