Palermo-Padova. Maglia da titolare e rinnovo, che domenica per Dall’Oglio
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara tra Palermo e Padova in programma domenica al Barbera.
La marcia verso i 90 minuti più lunghi dell’anno è cominciata. Non solo col campo, perché bisogna recuperare dalle fatiche di Padova, ma il Palermo inizia a preparare la sfida decisiva per la Serie B. Con un solo dubbio nella testa di Baldini: chi prende il posto di Damiani? La squalifica del regista, che in questi play-off s’è conquistato con merito una maglia da titolare, apre nuovamente la porta a Dall’Oglio, già schierato a gara in corso proprio al posto del centrocampista di proprietà dell’Empoli.
Un rientro in campo dopo tre partite di assenza, tra decisioni del giudice sportivo e scelte tecniche. Il milazzese, imprescindibile lì in mezzo per buona parte della stagione, adesso ha la chance per dimostrare di essere ancora un punto fermo di questa squadra, nella partita più importante di tutte. E per lui la partita vale anche di più, perché in caso di promo zione il rinnovo del contratto sarà automatico. Dall’Oglio è uno di quelli che la Serie B l’ha giocata – e vinta, perché nel Brescia di Corini promosso in A nel 2019 c’era pure lui – ma che da due anni è rimasto impigliato nella «rete» della Lega Pro, annusando i play-off un anno fa a Catania (giusto per una partita) e vivendo una cavalcata entusiasmante in questo mese a Palermo. Ma l’entusiasmo da solo serve a poco, senza il risultato finale. E quello, i rosa, lo cercheranno domenica, quando al fianco di De Rose toccherà con ogni probabilità al numero 11. D’altronde, fino a non molto tempo fa, lo diceva pure Baldini: «Dall’Oglio al 100% è un titolare». Se in queste ultime sfide non lo è stato, evidentemente è perché non è al 100%. Non fisicamente, però, riprendendo sempre le parole dell’allenatore prima della trasferta padovana: «Dall’Oglio non c’entra niente con la Lega Pro, ma se in campo vedo dei progressi di chi gioca in quel ruolo, devo valutare tutti i particolari».
Ora quei progressi deve mostrarli lui, per comporre quella cerniera in mediana che nell’exploit di fine stagione è stata una certezza per i rosanero. Ai play-off, invece, Dall’Oglio e De Rose hanno giocato in coppia dal primo minuto solamente nel doppio confronto con la Triestina. Da lì in poi, prima ci si sono messe le squalifiche e successivamente Baldini ha scelto di confermare Damiani. Scelta che si è rivelata azzeccata, visti i risultati e il rendimento del centrocampista giunto in Sicilia a gennaio, ma anche per lui è toccata la sorte dei compagni di reparto: secondo giallo e stop di un turno, proprio nei 90 minuti che decideranno la stagione. Che il sostituto naturale sia Dall’Oglio, più che le gerarchie – sempre respinte dal tecnico – lo dicono proprio le scelte. A Padova, quando ha tolto Damiani, ha inserito proprio lui, preferendolo ad un Odjer che magari potrà dare maggiore chiusura in mediana, ma che in questi play-off ha visto il campo col contagocce. Solo che, riprendendo ancora una volta le parole di Baldini, «non importa chi inizia la partita, ma chi la finisce».