Palermo-Padova. Baldini alla carica: «Finirà al 90’ e faremo festa con i nostri tifosi»
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla carica di Baldini in vista della gara di questa sera.
La felicità vale più di una vittoria. Certo, al pubblico di Palermo, Baldini vuole regalare una gioia immensa portando i rosa in Serie B. Ma non c’è solo il campo, nella vita di tutti i giorni. L’esempio è Brunori, assente per 24 ore causa matrimonio e tornato giusto in tempo per l’ultimo allenamento, prima di affrontare il Padova. Una decisione che il tecnico non si è limitato ad avallare, ma ha difeso perché rientra in pieno nella sua visione del calcio: «Si sapeva che avrebbe dovuto sposarsi ed è giusto, non poteva rinunciare. Non aveva trovato delle date, poi sarebbero potute accedere delle cose che avrebbero potuto incrinare l’amore tra lui e sua moglie. È qua con noi e giocherà con ancora più fiducia e serenità. Il calcio è fatto di emozioni e quelle vanno lasciate alle persone. Se fosse rimasto qua senza sposarsi, secondo me avremmo fatto la cosa più sbagliata. Non sarebbe stato felice, invece deve giocare con la serenità e la felicità nel cuore. Secondo me era la cosa più giusta da fare».
Semmai, Baldini, non accetta che possa esserci qualcuno pronto a puntare il dito, qualora le cose non dovessero andare per il meglio: «Perché far rinunciare un ragazzo al matrimonio e complicargli la vita quando non aveva altre possibilità, essendo una data inderogabile? Avresti lasciato una persona infelice, ma avresti salvato la faccia comportandoti come un grande club, che non avrebbe mai permesso di sposargli. Questo è un comportamento ipocrita. Possono pure additarlo se non vinciamo la partita, ma a me interessa che sia sereno e felice. Questo ci ha portato alla finale e non possiamo rinunciare a questa serenità solo per la nostra professionalità. Il Palermo si è comportato da dilettante? Sì, ma io voglio essere un dilettante, di fronte alla loro maestria. Non puoi rendere una persona triste e frustrata per salvarti la faccia, il risultato non conta. Noi abbiamo scelto un’altra strada e siamo orgogliosi di averlo fatto. Che tempo ha perso? Gli è stato messo a disposizione un charter ed è tornato, invece vogliono farci passare per incompetenti. Perché uno si è andato a sposare?».
I valori prima dei risultati, come sempre, in campo così come fuori. Coerente con se stesso fino all’ultimo, perché questa è la forza di Baldini, nonché il motivo per cui il Palermo s’è spinto così avanti, arrivando a giocarsi la Serie B negli ultimi novanta minuti della finale col Padova: «In questi play-off abbiamo sempre dovuto affrontare squadre forti e ci siamo sempre detti le stesse cose: dobbiamo pensare di aver perso 1-0 e di dover fare due gol. Se tutte le cose andranno per il verso giusto, potremo gioire. È la partita più importante, ma bisogna stare fiduciosi e sereni. Parlano i numeri, cinque vittorie e due pareggi in sette partite, tra l’altro venendo da una striscia positiva anche in campionato. Dobbiamo metterci il cuore e correre il più possibile. Se il Palermo avesse ragionato sui numeri, sarebbe uscito. Tutti gli avversari incontrati finora sono stati tosti, noi abbiamo sempre cercato la prestazione e qualcosa di più del risultato. Capisco che certi discorsi possano dar fastidio a certe teste di c… nel calcio, ma io non devo fare carriera e non me ne frega niente. So che arrivo al cuore dei miei giocatori e riconosco che al popolo palermitano interessa questo messaggio, altrimenti non avremmo battuto il record di presenze contro la Feralpisalò. Non contro la Juve, l’Inter o il Milan».