Come riporta “Gds,it”, la Procura di Palermo ha accolto la richiesta della famiglia di Cinzia Pennino, docente di 44 anni morta 17 giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca.
Gli organi della donna insieme a diversi campioni del suo corpo saranno sequestrati e analizzati dal professor Paolo Procaccianti dell’Università degli Studi di Palermo e il professor Lucio Di Mauro dell’Università degli Studi di Catania.
«È una prima risposta concreta rispetto alle richieste dalla famiglia e alla necessità di fare chiarezza sulla vicenda. Per quanto ci riguarda e per quello che abbiamo ricostruito, Cinzia Pennino era in ottima salute fino alla data della somministrazione e risulterebbe quindi evidente un rapporto causa-effetto tra il vaccino e la trombosi che ne ha causato la morte.
Il medico al quale era stata assegnata, pur non riscontrando patologie pregresse in quell’occasione ha deciso di non somministrarle il vaccino AstraZeneca, probabilmente perché ha ritenuto che fosse in sovrappeso, né il Pfizer o un altro tipo di siero e di non riprogrammare l’appuntamento» Queste le parole degli avvocati della famiglia.