Palermo, ora la difesa è di ferro
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla solidità in difesa.
Un cambio per dare più solidità. E in effetti. da quando è ripreso il campionato, il Palermo ha la seconda miglior difesa della B. Due gol subiti, uno in circostanze sfortunate (quello di Pohjanpalo del Venezia, su «assist» involontario di Mateju) e l’altro per un errore di marcature su un calcio piazzato. Per il resto, da quando Corini ha dato il via libera definitivo alla linea a tre, si è trovata un po’ più di compattezza.
Non una novità, va detto, perché il tecnico ha spesso difeso a tre sfruttando il movimento a tutta fascia di Elia. Quando il numero 77 ha dovuto alzare bandiera bianca per l’infortunio al crociato, però, é diventato più difficile «mutare- gli esterni di attacco e difesa, chiedendo a turno alle mezzali di dar man forte in copertura. Nelle ultime partite, invece, i rosa hanno sdoganato una volta per tutte il 3-5-2. trovando in questo schieramento la chiave per l’equilibrio da sempre cercato nella sua squadra.
Lasciando parlare i freddi numeri, spesso troppo semplici per spiegare l’evoluzione tattica, emerge un dato su tutti: da quando la Serie B è tornata in campo, ovvero nelle ultime quattro giornate, solamente il Pisa ha subito meno gol del Palermo. Uno, quello incassato dai toscani. contro le due reti che i rosanero hanno concesso a Venezia e Spal. Se poi si vuole andare più a fondo, si possono analizzare i due gol: nel primo l’attaccante lagunare Pohjanpalo viene letteralmente liberato da un rimpallo su Mateju, che non può fare granché su quella palla vagante in area di rigore, men-tre a Ferrara é stato abile (e furbo) Meccariello a liberarsi di Sentila, anche sbracciando un po’. Situazioni in cui si poteva far meglio, ma dove oggettivamente il Palermo non ha mostrato lacune difensive tali da preoccuparsi.