L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vittoria di ieri del Palermo contro l’Avellino.
Adesso che c’è la promossa (il Bari), si lotta per il secondo posto e a giocarselo c’è anche il Palermo che, ieri, finalmente ha vinto una partita in trasferta. Paradossalmente l’«impresa» è riuscita sul campo dell’Avellino che era una delle due squadre (l’altra è proprio il Palermo) che non aveva mai perso in casa. Non ci sono state bollicine, i rosanero avevano giocato meglio a Francavilla ad esempio, però questa volta sono stati più squadra. Intanto hanno rimediato subito alla solita dormita difensiva che aveva regalato il vantaggio agli irpini e, dopo il gol del 2-1, hanno rischiato poco. Se proprio si deve trovare il pelo nell’uovo, allora bisogna evidenziare la difficoltà del Palermo a gestire la superiorità numerica.
Concedere tante palle inattive ad una squadra che sta perdendo ed è con l’uomo in meno, può rivelarsi un suicidio, perché è in quelle situazioni che chi sta affondando cerca il salvagente. Dopo l’espulsione di Tito, il Palermo poi avrebbe dovuto «congelare» il pallone, invece ha sbagliato troppi disimpegni e sciupato diverse ripartenze. La vittoria ad Avellino pesa di più perché il Catanzaro ha perso con il Bari, di fatto spianandogli la strada per la B, e il Francavilla ha pareggiato con la Paganese. I rosa sono a -4 dal secondo posto, ma con una partita in meno. Dunque, ora bisogna andare «all-in» per prendersi la migliore posizione possibile per i playoff.