Palermo, nessuno in C segna così: la panchina vale un tesoro

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla panchina prolifica del Palermo.

Basta un gol per sintetizzare un concetto, la costruzione di un’azione per renderlo al meglio. Un frame per accorgersi di quanto la panchina del Palermo sia extralarge. Non tanto nei numeri, quanto nell’incidenza sui risultati.

Perché se un giocatore, che fino a tre settimane fa era fuori rosa, serve l’assist per un compagno per mettere in ghiaccio la partita, entrambi da subentrati, vuole dire che Filippi può davvero contare sul gruppo inteso in senso lato. La rete del 2-0 sul Potenza ha raccontato molto di più della vittoria in sé. Ha detto che Crivello, uscito dai piani del tecnico in estate, pur non avendo avuto la possibilità o la voglia di cambiare maglia, è rimasto con l’intenzione di lavorare sodo, tanto da riconquistare la fiducia dell’allenatore, e che il terzino, un tempo anche capitano di questa squadra, accetta la panchina e quando entra fa il suo.

Il lancio preciso per Silipo in occasione del gol, ma anche il temperamento con cui è entrato in mischia non fanno altro che certificarlo. Poi c’è il millennials romano che con il suo secondo centro in campionato ha arricchito il bottino dei gol della panchina che adesso cominciano a essere parecchi. Con quello di domenica sono arrivate a 7 le reti delle cosiddette seconde linee, che nel Palermo non si stanno comportando da tali, anzi.