L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e la ripresa degli allenamenti in vista del Parma.
Sono il sudore, la corsa, il lavoro a testa bassa, ma anche la concentrazione e la grinta, le uniche armi a disposizione del Palermo per provare a uscire da una situazione che, settimana dopo settimana, è diventata sempre più delicata e complicata. La
squadra, agli ordini di Corini, è tornata in campo dopo due giorni di pausa, dove a lavorare sono stati solamente i giocatori infortunati che hanno proseguito il loro percorso di recupero.
Una seduta importante quella di ieri, utile a caricare in qualche modo il gruppo, reduce da una serie di risultati – e prestazioni – deludenti sotto quasi tutti i punti di vista. Nelle ultime sette gare l’unico successo è stato quello del recupero con il Brescia, poi tutte delusioni, compresi probabilmente anche i due pari con Spezia (acciuffato in casa al 104’ grazie ad una pennellata di Stulac) e Ternana (gara esterna terminata per 1-1 contro una formazione in pienissima crisi e che ha anche finito la partita in dieci).
Il Palermo ha la necessità di trovare un antidoto, una medicina al male che lo affligge. I problemi dell’ultimo mese e più sono diversi e di varia natura. Corini, il club e di conseguenza anche la squadra stanno tentando di fare cerchio e rimettersi sulla strada giusta che aveva portato la formazione rosanero a ridosso della vetta della classifica, una zona della graduatoria che adesso sembra lontanissima e irraggiungibile. Spirito di sacrificio, abnegazione, dedizione, generosità e altruismo, alcuni dei fattori sui quali si cerca costantemente di porre attenzione, con l’auspicio di vedere queste caratteristiche anche in campo.
A partire dalla sfida di Parma, al Tardini, match sicuramente impegnativo, ma che dall’altra parte potrebbe fornire importanti stimoli per provare a superarsi e tornare a sorridere. Sono le vittorie l’unica componente che può invertire il trend negativo