L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul rubinetto lanciato in curva allo stadio che ha ferito un tifoso rosanero per il quale è stato arrestato un supporter del Modena.
Sul fatto che abbia lanciato qualcosa dal settore degli ospiti non c’è alcun dubbio ma era una bottiglietta di plastica, per giunta vuota, di caffè Borghetti e non il rubinetto che aveva colpito al volto un tifoso rosanero durante la sfida di sabato scorso tra il Palermo e il Modena. Per questo motivo il giudice Marina Minasola, accogliendo il ricorso degli avvocati Giovanni Adami del foro di Udine e del palermitano Pasquale Contorno, non ha convalidato l’arresto di R.M., 27 anni, disponendo l’immediata scarcerazione del supporter emiliano, che nel frattempo era rimasto per due giorni rinchiuso in cella.
A venire in soccorso del giovane sono state le stesse immagini registrate dal sistema di videosorveglianza che, in un primo momento, lo avevano incastrato facendo scattare nei suoi confronti le manette da parte della Digos. In effetti, nel filmato, si vede una persona in piedi, con in mano un bastone, raccogliere un oggetto da terra e scagliarlo verso la curva sud: sulla base di questi elementi il sostenitore del Modena era stato identificato e fermato dagli agentiche lo avevano portato nel posto di
polizia dell’impianto sportivo.
Resta, ovviamente, il mistero su chi sia stato l’autore del pericoloso tiro a bersaglio che ha ferito il tifoso rosanero. Accertato che non è stato il ventisettenne e che i bagni dello stadio sono stati vandalizzati, tanto che sono stati staccati tre rubinetti nel settore ospiti e uno in curva sud inferiore, sono ancora in corso le indagini, per individuare il responsabile attraverso l’analisi accurata dei video delle telecamere.